Papa Francesco era oggi nell’isola greca Lesbo per incontrare i profughi che da mesi vivono momenti di estrema difficoltà. Il Santo Padre ha offerto di portare oggi con sé in Vaticano 12 migranti, 8 siriani, 2 afghani e 2 iracheni (tra loro sei bambini), al termine della sua breve visita sull’isola greca di Lesbo. Saranno ospitati dalla comunità di sant’Egidio a Roma.
L’organismo greco di coordinamento della politica migratoria ha rivelato che si tratterebbe di tre famiglie che vivono nel campo profughi di Kara Tepe, arrivate a Lesbo prima che entrasse in vigore l’accordo tra Ue e Turchia.
Il Papa “ha voluto fare un gesto di accoglienza nei confronti dei rifugiati accompagnando a Roma con il suo stesso aereo tre famiglie di rifugiati dalla Siria, 12 persone in tutto, di cui 6 minori. Si tratta di persone che erano già presenti nei campi di accoglienza di Lesbo prima dell’accordo fra Unione Europea e Turchia. Tutti i membri delle tre famiglie sono musulmani”. Lo ha dichiarato padre Federico Lombardi.
“L’iniziativa del Papa è stata realizzata tramite una trattativa della Segreteria di Stato con le autorità competenti greche e italiane”, ha spiegato il portavoce vaticano. “Due famiglie – ha ulteriormente specificato – vengono da Damasco, una da Deir Azzor (nella zona occupata dal Daesh). Le loro case sono state bombardate”. “L’accoglienza e il mantenimento delle tre famiglie saranno a carico del Vaticano”.
Profughi sul volo, grandi sorrisi e timidezza. Il grande sorriso della mamma che passa nel corridoio dell’aereo salutando tutti: “Hi”, ciao, risponde ai giornalisti che tentano di fermarla per un commento. È felice ma non dice altre parole. Con lei i più piccoli, bambini, sorridenti anche loro e con la faccia furba, l’adolescente passa invece col cappello con la tesa calata. Tutta questa attenzione forse non gli piace. Ecco il viaggio dei profughi con il Papa.