Il Papa ai vescovi: bruciate sul rogo le ambizioni
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Il Papa ai vescovi: bruciate sul rogo le ambizioni

Il pontefice apre l'assembre della Cei. Monito alla sobrietà: 'Rinunciate a beni non necessari, un buon prete deve essere semplice, essenziale e sempre disponibile'.

Papa Francesco
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16 Maggio 2016 - 17.25


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Il Papa ha aperto ufficialmente l’assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana. I lavori, che termineranno giovedì 19 maggio 2016, si svolgono in Vaticano nell’Aula del Sinodo. Davanti ai vescovi italiani, che dovranno discutere del rinnovamento del clero, il Papa ha spiegato quali sono le linee guida per gestire la struttura e i beni economici della Chiesa: “In una visione evangelica – ha detto Francesco – evitate di appesantirvi in una pastorale di conservazione, che ostacola l’apertura alla perenne novità dello Spirito”. Il Papa, con un richiamo alla sobrietà che è un tratto distintivo del suo Pontificato, si è raccomandato: “Mantenete soltanto ciò che può servire per l’esperienza di fede e di carità del popolo di Dio”.

 

Francesco: in Italia cambio d’epoca, molti sono senza riferimenti – Una Chiesa scossa dagli scandali e che deve fare i conti con la modernità. “Il contesto culturale – ha detto il Papa aprendo l’assemblea della Cei – è molto diverso da quello in cui” i preti hanno mosso i primi passi nel ministero. “Anche in Italia tante tradizioni, abitudini e visioni della vita sono state intaccate da un profondo cambiamento d’epoca. Noi, che spesso ci ritroviamo a deplorare questo tempo con tono amaro e accusatorio, dobbiamo avvertire anche la durezza: nel nostro ministero, quante persone incontriamo che sono nell’affanno per la mancanza di riferimenti a cui guardare!”.

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Francesco: i preti siano sganciati dal denaro. Bergoglio ha quindi voluto ribadire come la semplicità, la povertà e lo sguardo verso il prossimo siano il vero futuro della Chiesa. Per farlo il Papa ha parlato di una figura anonima, “qualcuno dei tanti parroci che si spendono nelle nostre comunità”: personaggio che non ha ambizioni di carriera e potere, “bruciate sul rogo” come fece Mosè. Lontano da “un intimismo religioso che di spirituale ha ben poco”, distante dalla “freddezza del rigorista” ma anche dalla “superficialità di chi vuole mostrarsi accondiscendente a buon mercato”: il prete, per il Papa, deve essere “semplice ed essenziale, sempre disponibile” e “credibile agli occhi della gente”, in una esperienza di vita “libera dai narcisismi e dalle gelosie clericali”. Ma soprattutto deve essere sganciato dal denaro.

 

L’otto per mille. Un discorso quello del pontefice che arriva proprio nei giorni in cui la Cei dovrà approvare i conti relativi all’otto per mille: un importo che, nonostante dovrebbe servire per le attività di evangelizzazione e sovvenzionare di opere di carità, è finito al centro di casi di speculazioni, raggiri e spesso dilapidato con operazioni finanziarie improbabili.

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I prossimi appuntamenti. Domani, martedì 17, dopo l’intervento del cardinale presidente, Angelo Bagnasco, i Vescovi inizieranno a confrontarsi sul tema principale all’ordine del giorno: il rinnovamento del clero a partire dalla formazione permanente. Tra gli altri argomenti – informa un comunicato -, è prevista la condivisione di alcune linee di gestione in ambito economico, la revisione delle norme sui Tribunali ecclesiastici e una serie di adempimenti di carattere giuridico-amministrativo.  Mercoledì 18, alle 8.30, nella Basilica di San Pietro, ci sarà la concelebrazione della messa, presieduta dal card.  Bagnasco, che festeggia i 50 anni di ordinazione sacerdotale. Giovedì 19, alle 13.00, nell’atrio dell’Aula Paolo VI, si svolgerà la conferenza stampa con il cardinale presidente.   

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