A marzo di quest’anno, mentre si trovava a casa della sorella, a Novara, presso una piccola galleria espositiva di quadri al centro della città, aveva acquistato un quadro, per 80 euro. Dopo qualche giorno, Claudia, tornata ad Agrigento, tentando di sistemare il quadro, si è accorta che all’interno, tra la cornice del retro e la tela, c’era nascosto un Bot del valore di 100 lire risalente al 1937, titolo emesso con la clausola al “portatore”, quindi incassabile dal legittimo prenditore.
La vicenda è raccontata da AgrigentoNotizie. Il titolo è stato fatto stimare da un consulente contabile della Agitalia, alla quale la donna si è rivolta, ed è risultato un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per tanti decenni di giacenza nelle casse dello Stato pari a 19.354 euro.
La donna ha dato mandato all’ufficio legale per recuperare la somma presso la Banca d’Italia, obbligata ad onorare tutti i debiti dei vari istituti bancari, anche se estinti, fusi o assorbiti prima dell’avvento della Repubblica.