I migranti nel campo-base Expo: Maroni se ne faccia una ragione

Saranno 150 quelli ospitati nella struttura degli alloggi degli operai. La regione non invitata all'incontro in prefettura.

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26 Luglio 2016 - 22.41


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Che Maroni se ne faccia una ragione. Dal primo settembre il campo base di Expo verrà utilizzato come struttura di accoglienza dei migranti in arrivo a Milano. Saranno 150 quelli ospitati nella struttura, a circa due km da Expo dove nei mesi del cantiere per il sito c’erano gli alloggi degli operai, con l’obiettivo di decongestionare le strutture della città ormai al completo.

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La polemica. All’ipotesi il governatore leghista si è sempre detto contrario. E anche oggi ha parlato di uno “scempio” promettendo che la Regione farà tutto quanto è n suo potere per evitarlo. Non senza una nota polemica perché all’incontro non è  stata invitata. “Se ne faccia una ragione perché noi ce li metteremo – ha commentato il sindaco Dem Sala ricordando che Milano ora sta ospitando 3.150 profughi – Oppure deve avere la capacita di fare sì che si riequilibri questa differenza fra Milano e la altre città”.

L’annuncio. “Dal primo settembre metteremo una prima quota di migranti nel campo base e stiamo trovando altre soluzioni, come quella delle caserme dismesse, per decongestionare le strutture che sono in una situazione difficile”, ha annunciato il sindaco Giuseppe Sala dopo un vertice in prefettura con il capo dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno, Mario Morcone, e il prefetto Alessandro Marangoni.

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Il prefetto di Milano, Marangoni, ha confermato che l’obiettivo è aprire le porte del campo base ai primi di settembre: “stiamo completando e verificando la fattibilita’”. Un gestore del Terzo settore è già stato individuato con una gara ad evidenza pubblica. Contrario alla soluzione del campo base è Pietro Romano (Pd), il sindaco di Rho dove si trova il campo base: da un lato perché considera sbagliato concentrare centinaia di persone nello stesso posto e dall’altra perché gli accordi, secondo il sindaco, sono che la struttura venga smantellata per creare un’area verde “ceduta gratuitamente al Comune di Rho a titolo di compensazione ambientale”. Nel corso del vertice si e’ parlato anche della possibilita’ di coinvolgere i migranti in progetti di avviamento al lavoro, o di farli lavorare su base volontaria per la manutenzione di giardini e contro il degrado urbano. Un progetto a cui Milano (che ha chiesto uno stop agli arrivi programmati) lavorera’ nelle prossime settimane con il Viminale. Morcone ha fatto appello ai sindaci, per una “condivisione quanto piu’ vasta, indipendentemente dalla posizione politica di ciascuno”. Gli arrivi, ha ricordato, sono distribuiti in tutte le regioni secondo parametri che sono stati condivisi in Conferenza unificata il 10 luglio 2014. “Qualcuno sostiene che in quel momento era distratto, o che guardava la luna o le stelle ma quella decisione c’e’ stata – ha ricordato – c’erano tutti, ribadisco tutti”. Per questo “ci aspettiamo che gli altri Comuni nelle altre province della Lombardia sostengano Milano”.

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