Lo stato di preallerta c’era da tempo. Ma certamente il combinato disposto del documento dello Stato Islamico sulla rivista Dabiq in cui si spiega perché è necessario attaccare i cristiani e perché Papa Francesco è una persona da considerare nemica dell’Islam da una parte e l’ultimo video con minacce all’Italia dall’altra ha creato giustamente ulteriore apprensione, non fosse altro che per la possibile opera di un “lupo solitario” galvanizzato da tanta propaganda.
Cosi è stato deciso di istituire una zona di massima sicurezza attorno al Colosseo, con varchi controllati dalle forze dell’ordine e metal detector, vigilanza estesa nell’area di San Pietro, sotto osservazione chiese in periferia, centri commerciali e luoghi di ritrovo della cosiddetta ‘movida’.
Il nuovo dispositivo antiterrorismo, che arriva mentre si discute di un possibile appoggio dell’Italia all’intervento Usa in Libia per fermare il Califfato, è stato varato con un’ordinanza dal Questore di Roma Nicolò D’Angelo in vista del periodo estivo in cui cambiano le abitudini di vita e si registra abitualmente un incremento di turisti nella Città eterna.
Si tratta, secondo gli addetti ai lavori, di un “perfezionamento” del precedente, condiviso durante l’ultimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, e “razionalizza” le risorse adattandole allo scenario estivo in cui è in programma un calendario di eventi che attraggono molte persone. Tra le misure previste viene estesa l’area di massima sicurezza attorno la basilica di San Pietro anche ai Bastioni di Michelangelo, interessati da un massiccio afflusso di persone ai musei Vaticani. Sorvegliata speciale via del Corso, che viene suddivisa in tre sottosettori (Venezia – Chigi/ Chigi – Goldoni/ Goldoni -Piazza del Popolo) controllati da pattuglie delle forze dell’ordine e da militari dell’esercito che stazionano a largo Goldoni, per consentire un intervento immediato a 360 gradi nel caso di eventuali minacce.
Vigilati obiettivi religiosi in varie zone della città, anche periferiche. Massima attenzione a tutte le manifestazioni estive si svolgono nella Capitale e ai luoghi di assembramento. Finora, ha reso noto la Questura, sono state 800 le risorse dedicate al controllo della “movida” per cui quotidianamente vengono disposti servizi straordinari. Sotto la lente anche i centri commerciali dove sono stati presi contatti con i direttori di quelli più grandi per studiare, durante sopralluoghi notturni, gli interventi da mettere in campo in caso di “possibili scenari di crisi”. Rafforzati i controlli nei porti, in particolare agli imbarchi e sbarchi delle delle navi da crociera.
Mentre va avanti l’ attività di bonifica degli insediamenti abusivi sugli argini del Tevere e nelle altre zone di Roma.
La rimodulazione del piano antiterrorismo arriva in un momento in cui si torna a discutere del ruolo dell’Italia nella coalizione internazionale in Libia e a pochi giorni di distanza dall’invio della circolare del Viminale che, dopo l’attentato di Nizza, ha invitavo questori e prefetti a “rivisitare” i piani di controllo del territorio e a “riqualificare” gli obiettivi sensibili.
Già a Venezia nei giorni scorsi sono state predisposte misure straordinarie per la Festa del Redentore e per la Mostra del Cinema in programma dal 31 agosto al 10 settembre.
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