Agguato di mafia: assassinato un avvocato penalista in Calabria
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Agguato di mafia: assassinato un avvocato penalista in Calabria

Il 43enne stava rientrando in automobile a casa quando gli hanno sparato. Tra i suoi clienti molti legati ad ambienti della 'ndrangheta

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10 Agosto 2016 - 11.26


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Francesco Pagliuso, un avvocato penalista di 43 anni noto in Calabria, è stato freddato a colpi di pistola in un agguato nella tarda serata di ieri a Lamezia Terme. Pagliuso stava rientrando a casa sulla sua auto quando l’hanno ucciso.

L’uomo è stato aggiunto da numerosi colpi sparati con un revolver in varie parti del corpo ed è morto all’istante. A trovare il suo corpo, nel corso della notte, sono stati i Carabinieri, avvertiti dai familiari della vittima allarmati per il fatto che il penalista non rispondeva al cellulare.
Gli inquirenti credono che si tratti di una vendetta legata alla sua attività professionale. Come avvocato, aveva un vasto giro di clienti, molti dei quali legati ad ambienti della ‘ndrangheta e della criminalità in genere. Tra i suoi clienti anche persone comuni con pendenze di vario tipo con la giustizia o coinvolte in controversie di natura privata.
Dalle prime indagini è emerso che Pagliuso aveva interessi in vari settori economici, in particolare nella ristorazione.
Intanto la sagoma, a quanto si apprende non riconoscibile, del killer è stata ripresa dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del giardino dell’abitazione del penalista in cui è avvenuto l’omicidio. Nelle riprese si vede l’assassino che si avvicina all’automobile di Pagliuso e spara due colpi con un revolver che provocano la morte istantanea del penalista e poi darsi alla fuga. L’assassino si sarebbe introdotto nel giardino praticando un buco nella recinzione. Le immagini sono adesso al vaglio dei carabinieri e si spera possano dare un concreto contributo per identificare l’assassino.
Unione camere civili, ferma condanna. L’Unione Nazionale Camere civili ha espressola propria “dura e ferma condanna per l’efferato omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso del foro di Lamezia Terme”. “Ancora una volta – hanno sottolineato i civilisti – viene colpita la figura professionale di chi opera al servizio della tutela dei diritti, a difesa della legalita’ e dei valori ispirati alla nostra professione”. “Dobbiamo in questo momento tutti riflettere ed unirci per difendere tali principi, troppo spesso ormai calpestati e vilipesi”.
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