“Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”. Quella sera a Palermo, in via Isidoro Carini, chi portò quel grande foglio bianco con quella scritta? Chi fissò quella scritta sul muro che guardava il luogo della strage?
“Mi piacerebbe stringere la mano a chi, subito dopo l’omicidio di mio padre, sul luogo della strage ha messo quel cartello”. L’appello di Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto. A raccoglierlo è stato Repubblica di Palermo che invita chiunque possa fornire notizie utili a identificare questa persona a scrivere una mail all’indirizzo: palermo@repubblica.it
Ricordando quell’episodio, la figlia di Dalla Chiesa, presente a Palermo per l’anniversario della strage, ha aggiunto: “Non so neppure se sia stato un uomo o una donna a porgere quel lenzuolo. C’era la speranza dei siciliani onesti, che è andata avanti, c’è stata la primavera di Palermo e ancora oggi, c’è una consapevolezza diversa di quella che c’era allora. Mi piacerebbe tanto conoscere , a Palermo, la prima edizione della Festa dell’Onestà, “per celebrare tutti i cittadini che, in silenzio e nel quotidiano, lottano contro il controllo di Cosa nostra”, dice Francesco Lombardo, presidente di “Cassaro Alto”, associazione promotrice dell’evento . “E’ probabile che sia stato un abitante del quartiere. ..Qualcuno che non ha avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente il suo gesto. E’ una zona ibrida, dove si confrontano due città: quella di via Libertà e quella del Borgo Vecchio”, dice Michelangelo Salamone, uno degli organizzatori dell’apposizione della nuova lapide in memoria del Generale Dalla Chiesa, situata in corso Vittorio Emanuele, nei pressi di Villa Bonanno.