Aids, Unicef: rischio aumento contagio del 60% entro il 2030

Se entro il 2030 non verranno effettuati ulteriori progressi per raggiungere gli adolescenti, i nuovi casi aumenteranno fino a 400 mila ogni anno

Giornata mondiale contro hiv e aids
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1 Dicembre 2016 - 12.27


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Secondo quanto riporta un nuovo rapporto dell’Unicef, lanciato oggi in occasione della giornata mondiale di lotta contro l’Aids, se entro il 2030 non verranno effettuati ulteriori progressi per raggiungere gli adolescenti, i nuovi casi di contagio da Hiv, in questa fascia di eta’, aumenteranno fino a 400.000 ogni anno. Rispetto ai 250.000 contagiati del 2015, ci sara’ quindi un aumento del 60% entro il 2030.

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Dal rapporto emerge tra l’altro che “sono stati fatti considerevoli passi avanti nella prevenzione della trasmissione materna infantile dell’Hiv, ma sono ancora molti i bambini tra gli 0 e i 4 anni che convivono con questa malattia, e solo alla meta’ di questi viene effettuato un test per l’Hiv nei primi due mesi di vita”.

“Il mondo ha fatto enormi progressi per porre fine all’Aids, ma la battaglia e’ ancora lontana dall’essere conclusa, soprattutto per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti”, cosi’ Anthony Lake, direttore generale dell’Unicef.

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“Ogni due minuti un adolescente – con molte piu’ probabilita’ una ragazza – contrae l’Hiv. Se vogliamo sconfiggere l’Aids, abbiamo bisogno di restituire al problema l’urgenza che merita e – conclude Lake -raddoppiare gli sforzi per raggiungere ogni bambino e ogni adolescente”. (DIRE)

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