Maltempo e nuove forti scosse di terremoto stanno mettendo in ginocchio in queste ore il Centro Italia: paesi sommersi dalla neve e valanghe, causate con tutta probabilità dagli eventi sismici, stanno rendendo difficili i soccorsi. Un uomo è morto sotto un edificio crollato nel Teramano, mentre un altro risulta disperso per una slavina nell’Aquilano. Mentre per la valanga che ha colpito l’Hotel Rigopiano di Farindola ai piedi del Gran Sasso si temono decine di vittime.
Proseguono intanto le scosse di terremoto, dopo le quattro di magnitudo superiore a 5 registrate ieri 18 gennaio 2017: dalla mezzanotte ne sono state registrate oltre 80 (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2), tra cui 2 di magnitudo 3.5. A causa del maltempo, 98mila utenze sono senza corrente elettrica in Abruzzo e 14mila nelle Marche.
Proprio nelle Marche, molti, in particolare nei Comuni del cratere sismico, hanno scelto di dormire nel strutture riaperte dai comuni stessi. Secondo i soccorritori però sono ancora moltissime le frazioni isolate per la neve: i mezzi spartineve hanno lavorato praticamente fino a tarda notte e in qualche caso tutta la notte per tentare di raggiungere queste zone.
Oggi molte scuole sono chiuse: bisogna effettuare sopralluoghi dopo le forti scosse sismiche per assicurarsi che siano agibili.