Rigopiano, valanga come 4.000 tir a pieno carico: trovata la sesta vittima

È un uomo. Il bilancio attuale è di 11 sopravvissuti, 6 morti e 23 dispersi.

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22 Gennaio 2017 - 10.20


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Si scava e si cerca senza sosta. Il lavoro dei soccorritori all’Hotel Rigopiano continua incessante. Ma da oltre 24 ore non si hanno tracce di altri sopravvissuti. È sceso di nuovo il silenzio all’Hotel Rigopiano. 

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Come “4.000 tir a pieno carico”: questa la pressione esercitata dal fronte di distacco della slavina che si è abbattuta sull’hotel Rigopiano, che nella zona di accumulo pesa 120.000 tonnellate. Sono i dati dei Carabinieri forestali del servizio Meteomont.

Il bilancio. Lo continuano a ripetere tutti, come un mantra: “C’è ancora speranza”. Ma la verità è che dopo il miracolo dell’altro ieri sull’albergo sommerso di neve è sceso di nuovo il silenzio. Gli ultimi quattro sopravvissuti, Francesca Bronzi, Giorgia Galassi, Vincenzo Forti e Giampaolo Matrone, sono stati estratti a notte fonda: ora sono 11 in totale gli scampati alla valanga. Poi nel pomeriggio arriva la tragica notizia. I vigili del fuoco hanno individuato il corpo di una vittima all’interno dell’Hotel Rigopiano. Si tratta di un uomo ed è la sesta vittima ufficiale, finora, della slavina che ha investito l’albergo.

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Ai due sopravvissuti recuperati all’alba di giovedì – il cuoco Giampiero Parente e il manutentore dell’hotel Fabio Salzetta – si aggiungono la moglie di Parete, Adriana Vranceanu, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di ieri, e i tre bimbi recuperati nel pomeriggio: l’altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo. Sono poi state estratte vive altre quattro persone, due uomini – Giampaolo Matrone (lievemente ferito) e Vincenzo Forti – e due donne, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi.

 

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Le vittime. Ieri sono state riconosciute altre tre vittime: si tratta di di Sebastiano Di Carlo, 49 anni, di Loreto Aprutino (Pescara), della moglie Nadia Acconciamessa, papà e mamma di Edoardo, e di Barbara Nobilio, di 51 anni, anch’essa di Loreto Aprutino. La tragedia ha per ora lasciato soli due bimbi, Edoardo Di Carlo che nella tragedia ha perso entrambi i genitori, mentre per Samuel Di Michelangelo non si hanno notizie del papà e della mamma, il poliziotto, Domenico, 41 anni, di Chieti, e Marina Serraiocco, che vivono a Osimo (Ancona). Le altre due vittime della tragedia sono il maitre dell’hotel Alessandro Giancaterino e del cameriere Gabriele D’Angelo.  

 

I soccorsi. I soccorritori, a 1.200 metri d’altezza, stanno lavorando in condizioni estreme: la pioggia mista a neve ha reso ancora più pesante l’ammasso che ha sommerso l’hotel ed il rischio valanghe è salito a 4 su una scala di cinque. «Continuiamo a lavorare con grande determinazione, grande forza, grande professionalità e con ogni mezzo per trovare le persone che sono lì sotto», ha detto anche il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, sottolineando che tutti i soccorritori «continuano a coltivare la speranza. La cosa fondamentale è continuare a scavare». In realtà qualche rumore i Vigili del Fuoco e gli uomini del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza lo hanno sentito. 

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Nella corsa contro il tempo, cerca di dare una mano la tecnologia. Polizia e Finanza usano strumentazioni elettroniche per la geolocalizzazione dei cellulari. Hanno fornito informazioni fondamentali per salvare la vita ad alcuni dei superstiti. 

Il racconto:sembrava una bomba. “E’ stata una bomba, mi sono ritrovato i pilastri addosso. Ero seduto sul divano e i pilastri sono scivolati in avanti tagliandolo in due. Ci siamo salvati per questo”. Così Vincenzo Forti, uno dei superstiti dell’hotel Rigopiano, ha raccontato all’amico Luigi Valiante i drammatici momenti dopo la valanga che ha travolto la struttura. Forti è stato estratto dai soccorritori insieme alla fidanzata Giorgia Galassi.

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