I soliti fascistelli che trovano in questi tempi di intolleranza nuona linfa per le loro campagne: c’è stato un blitz dall’alba dei carabinieri del comando provinciale della Spezia che hanno sgominato una cellula neonazista con base a Follo, nell’entroterra. Perquisizioni sul territorio della provincia e misure restrittive emesse nei confronti di tre indagati accusati di associazione finalizzata all’incitamento, alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali ma anche, a vario titolo, di danneggiamento e danneggiamento seguito da incendio aggravati.
L’operazione ha preso il nome di ‘Aurora’; le misure sono state emesse dal gip del Tribunale della Spezia su richiesta della Procura, eseguite dai militari. Sei le perquisizioni domestiche, mentre per tre degli indagati – tutti di nazionalità italiana – è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza e il divieto di allontanamento dall’abitazione nelle ore notturne.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore della Spezia Antonio Patrono, è partita nel maggio 2016 dopo una serie di querele sporte ai carabinieri del comune di Ceparana per l’imbrattamento con svastiche e simboli nazisti del muro della sede locale del Partito Democratico.
Raid contro gli immigrati
Alcuni appartenenti – riferiscono gli investigatori – hanno organizzato ronde illegali, cd. “punitive”, nei confronti di cittadini extracomunitari, verosimilmente vittime di percosse e lesioni personali non denunciate, nonché responsabili di aver appiccato il fuoco in più circostanze a raccoglitori di indumenti usati, di proprietà della Caritas Diocesana della Spezia e, nella notte del 26 novembre 2015, di aver incendiato una macchina operatrice all’interno di una cava ubicata nel Comune di Riccò del Golfo (Sp). Recentemente il gruppo si era dotato di una base logistica (una roulotte parcheggiata in zona boschiva del Comune di Follo -Sp-, lungo l’alveo del fiume Magra) ove lo scorso gennaio i Carabinieri di Ceparana (Sp) avevano rinvenuto le istruzioni per fabbricare ordigni rudimentali esplosivi, realizzabili con componenti di uso comune in libera vendita. Nelle corso delle perquisizioni è stato rinvenuto del munizionamento detenuto illegalmente, una balestra, una pistola scacciacani priva del tappo rosso, nonché materiale documentale propagandistico di ispirazione neonazista e memorie informatiche.
Raid contro gli immigrati: 3 naziskin accusati di violenza e odio razziale
Cellula neonazista nello spezzino: avevano anche incendiato un raccoglitore di indumenti della Caritas
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29 Aprile 2017 - 11.44
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