Minacce e odio anti-Israele: una condanna per post su Facebook

Nel 2014 sul social network l'invito a bruciare un libreria torinese troppo vicina alle questioni dello stato ebraico

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9 Giugno 2017 - 08.03


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Non era libertà di pensiero, ma si è andati ben oltre. Almeno secondo il giudice: una condanna a una pena pecuniaria di milleduecento euro per minacce e diffamazione aggravate dall’odio nazionale. Così è terminato a Torino un processo per dei post, comparsi su Facebook nel 2014, in cui si invitava a “bruciare” la Luxemburg, storica libreria torinese riconducibile alla figura di Angelo Pezzana, uno degli ideatori del Salone del Libro.
I messaggi comparvero per criticare un volantinaggio dell’associazione Italia-Israele, cui Pezzana, una delle personalità più in vista del mondo culturale torinese, da sempre attento alle questioni dello Stato ebraico, aveva partecipato.
La condanna è per Riccardo Sotgia 36 anni. Assolto invece Luigi Giani, 52 anni. Gli imputati sono stati indicati, al processo, come vicini agli ambienti della sinistra radicale. “Le cartacce che ospita la sua bottega di merda – diceva uno dei messaggi con un evidente riferimento alla libreria – prenderebbero fuoco molto facilmente. Questi posti andrebbero bruciati con il ratto dentro”. Non e’ stata accolta la richiesta della procura di riconoscere anche l’istigazione a delinquere.

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