Nel computer di un pedofilo di Rimini trovato un osceno dossier su Yara

La retata dei giorni scorsi che ha portato a dieci arresti e 48 indagati ha fatto scoprire agli investigatori una mole di informazioni sulla piccola atleta. C'erano foto e preghiere blasfeme

La tomba della piccoal Yara Gambirasio
La tomba della piccoal Yara Gambirasio
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16 Ottobre 2017 - 13.50


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Preghiere blasfeme, filastrocche sconce e strane e poi lei, Yara Gambirisio, a cui l’uomo – un riminese di 53 anni – aveva dedicato una specie di dossier di 40 pagine. Tanto è emerso nell’inchiesta sulla pedofilia condotta dalla polizia postale del Trentino Alto Adige, coordinata dalla Procura di Trento, che ha portato a 48 indagati, 10 dei quali arrestati. Gli investigatori hanno rinvenuto nel computer del pedofilo “una interessante” e inquietante mole di dati relativi alla giovane ginnasta di Brembate (Bergamo) uccisa nel 2011. La vicenda verrebbe ora seguita dal pool difensivo di Massimo Bossetti, l’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara.

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