“Sono giunto in questo Paese portando nel cuore l’ammirazione per la complessità e la ricchezza della sua cultura, frutto dell’apporto dei tanti popoli che lungo la storia hanno abitato queste terre, dando vita a un tessuto di esperienze, valori e peculiarità che caratterizzano la società odierna e si traducono nella prosperità del moderno Stato azero.
Il 18 ottobre l’Azerbaigian ha festeggiato il 26° anniversario della sua indipendenza e tale data offre la possibilità di rivolgere uno sguardo d’insieme agli avvenimenti di questi decenni, ai progressi compiuti e alle problematiche che il Paese si trova ad affrontare”. Era il 2 ottobre 2016 e Papa Francesco da Baku ha voluto così rendere omaggio ad un paese islamico, laico, tollerante e rispettoso delle altre confessioni. Nel 2016 erano 26 anni dall’indipendenza dopo il crollo dell’Urss, nel 2017 sono 25 anni dall’inizio delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e l’Azerbaigian.
E l’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, insieme all’Associazione interparlamentare di amicizia Italia-Azerbaigian, ha voluto ricordare tale data con una Conferenza dal titolo “25 anni di cooperazione tra Azerbaigian e Italia: percorso verso un partenariato strategico”, presso la prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato, dedicata al XXV anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica dell`Azerbaigian e la Repubblica Italiana, con presenti parlamentari, esponenti del mondo accademico e diplomatico, rappresentanti del governo italiano ed azero nonché del mondo economico ed imprenditoriale. Citando il poeta nazionale Nizami Ganjavi, l’apertura arricchisce e non impoverisce. Diciamo che il leit motiv dell’evento romano parte da questo: la tolleranza religiosa, il multiculturalismo, il rispetto dell’altro in senso generale. Poi, in un crescendo di rispetto istituzionale si è focalizzata l’attenzione dei relatori e dei presenti sugli ottimi rapporti tra Roma e Baku. L’incontro ha coinvolto numerosi autorevoli interventi, articolati in culturali tra Baku e Roma.
A precedere l’avvio dei lavori i saluti di apertura del vice presidente del Senato Linda Lanzillotta, che ha evidenziato come “Le relazioni fra i nostri paesi sono progressivamente cresciute, per quantità e qualità, e sono intense sia a livello politico-parlamentare, sia a livello economico; vi è poi un rilevante margine per le relazioni culturali fra i nostri paesi, un ambito che per evidenti ragioni trova il nostro paese e il nostro popolo un interlocutore attento, sensibile e interessato a stringere un dialogo crescente con i nostri amici azeri. I panel del nostro evento mostrano chiaramente l’importanza e l’interesse per questo triplice livello di relazioni: politiche, economiche e culturali”.
La senatrice ha ricordato la grande importanza geopolitica dell’Azerbaigian per stabilità politica e collocazione geografica, le relazioni economiche “molto intense e suscettibili di ulteriore progresso” e le relazioni culturali in cui ha evidenziato il know how italiano – “pilastro importante delle sue relazioni internazionali” e il riuscito modello di multiculturalismo dell’Azerbaigian.
Ha poi preso la parola il presidente dell’Associazione Interparlamentare di Amicizia Italia-Azerbaigian Sergio Divina, che dopo aver sottolineato l’importanza dell’evento, l’amicizia tra Italia ed Azerbaigian e gli ottimi rapporti in ogni ambito, ha introdotto i numerosi successivi interventi che hanno visto alternarsi al microfono il presidente del Gruppo di Amicizia Azerbaigian-Italia presso l’Assemblea Nazionale della Repubblica dell’Azerbaigian Azer Karimli, l’ambasciatore Augusto Massari in collegamento da Baku, l’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia Mammad Ahmadzada. Per il panel dedicato ai rapporti politici sono intervenuti il sen. Vannino Chiti, presidente della 14ma Commissione permanente del Senato (Politiche dell’Unione europea), il sen. Benedetto Della Vedova, sottosegretario di Stato del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione e Hikmat Hajiyev, portavoce del ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Azerbaigian.Nell’ambito economico hanno portato la loro testimonianza Marco Alverà, amministratore delegato di Snam e il delegato del vice-presidente di SOCAR Vitaliy Baylarbayov.Si e’ passati poi al tema culturale, con gli interventi della sen.
Maria Rizzotti, membro dell`Associazione di Amicizia Interparlamentare Italia-Azerbaigian, dell’on. Antimo Cesaro, sottosegretario del ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, di Yahya Pallavicini, Consigliere del Ministero dell’Interno italiano nella Consulta per l’Islam e Presidente del Consiglio ISESCO per l’educazione e la cultura in Occidente e della Sen. Stefania Giannini, già ministro dell`istruzione, dell’università e della ricerca.
A chiudere i lavori l’intervento del sen. Mauro Maria Marino, presidente della 6a Commissione permanente (Finanze e tesoro), vice presidente dell’Associazione Interparlamentare di Amicizia Italia-Azerbaigian.Molti i temi trattati nel corso dell’appuntamento, che hanno avuto come unico filo conduttore la soddisfazione per il livello delle relazioni bilaterali, che dal punto di vista politico hanno trovato la massima espressione nella dichiarazione congiunta sul partenariato strategico adottata nel 2014 nel corso della visita in Italia del Presidente Ilham Aliyev. L’economia resta trainante nelle relazioni, con l’Italia primo partner commerciale per l’Azerbaigian e il progetto TAP, di cui molto si è parlato, in uno stato di avanzamento e che farà dell’Italia il nuovo hub energetico per l’Europa.
Di grande importanza anche le relazioni culturali, che, com’è stato sottolineato più volte, vedono nell’Azerbaigian un paese amico con il quale sono in corso collaborazioni nel settore artistico (numerosi i lavori di restauro realizzati in Italia grazie al contributo dell’Azerbaigian attraverso la Fondazione Heydar Aliyev, presieduta dal primo vice presidente dell’Azerbaigian Mehriban Aliyeva), nel settore dell’istruzione e scientifico.
L’evento, che ha visto una numerosissima partecipazione, ha realizzato l’obiettivo di mettere in evidenza tutta la strada fatta nelle relazioni tra Roma e Baku, i molti successi realizzati e di far luce sulle nuove sfide che si profilano all’orizzonte della cooperazione strategica tra i due paesi.