Varese, ll capo dei naziskin è Ale, figlio dell'ex giocatore della Juve Bruno Limido
Top

Varese, ll capo dei naziskin è Ale, figlio dell'ex giocatore della Juve Bruno Limido

Il papà ha militato nel Varese, nell'Atalanta, nell'Avellino e per una stagione anche nella Juventus. Un centrocampista di fascia che nel 2014 ha avuto qualche guaio con la giustizia

Bruno Limido
Bruno Limido
Preroll

globalist Modifica articolo

12 Dicembre 2017 - 17.33


ATF

“Non mi dispiace essere chiamato fascista, ma nazista è molto più corretto. Perché mi ispiro al nazionalsocialismo, agli insegnamenti che ha dato al mondo. Alla creazione di uno stato perfetto. Noi di Do.Ra. siamo nazionalsocialisti. Neghiamo l’Olocausto. Sono stati gli ebrei, per difendere il capitalismo, a volere la guerra contro Hitler e Mussolini: non il contrario. Da qui parte la nostra attività, dalla controinformazione alle iniziative sul territorio”.

Così parlò Alessandro Limido, capo di Do.Ra. Ha 38 anni, vende piscine ed è il figlio di Bruno Limido, giocatore di calcio, che negli anni Ottanta ha militato nel Varese, nell’Atalanta, nell’Avellino e anche nella Juventus, due sole partite giocate. ‘Un berlusconiano di ferro’ lo definisce con un po’ di disprezzo il figlio. Nell’ottobre del 2014 Bruno Limido e l’ex vicepresidente del Genoa Antonio Rosati sono stati arrestati assieme ad altre 6 persone, tra cui l’ex ad del Varese calcio, Enzo Montemurro, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano su una presunta maxi-frode fiscale da 63 milioni di euro. Frode che, stando alle indagini del Nucleo di polizia tributaria della Gdf, sarebbe stata realizzata nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio, attraverso una rete di cooperative. Trentasei giorni di carcere, poi i domiciliari, poi la libertà nel gennaio 2015. E gran festa. Documentata anche dal giornale La Provincia di Varese’ che racconta l’ex calciatore come un gran lavoratore e una persona per bene.

Native

Articoli correlati