Una cerimonia in municipio, con tanto di inno di battaglia della XMas cantato da reduci e simpatizzanti alla presenza del vicesindaco e di due consiglieri comunali. Fuori, in piazza, tra tricolori e labari delle milizie della Rsi, da una parte la manifestazione di rinforzo organizzata da CasaPound, dall’altra le bandiere rosse delle associazioni antifasciste e dei partiti di sinistra. Cori, insulti, momenti di tensione: la polizia che evita il contatto tra i due gruppi. Il tutto raccontato da un servizio del tg Rai regionale criticato dagli antifascisti per il poco equilibrio rispetto alla partecipazione dei militanti di Cpi, “una formazione – attacca Anna Di Gianantonio, Anpi di Gorizia – che usa la violenza”.
Come è raccontato su Repubblica.it la vicenda XMas a Gorizia sta facendo discutere e adesso approda in Parlamento (interrogazione al ministro Minniti della senatrice dem Laura Fasiolo). Tutto è accaduto sabato scorso: nel giorno del 73° anniversario della battaglia di Tarnova della Selva il Comune concede gli onori dell’ufficialità alla cerimonia commemorativa in ricordo dei combattenti della Flottiglia XMas che il 19-20-21 gennaio 1945 si oppose all’inesorabile avanzata verso Gorizia del IX Korpus, la grande unità dell’esercito popolare di Liberazione della Jugoslavia comandato dal maresciallo Tito. Nella memorialistica di Salò lo scontro ha assunto il ruolo di una battaglia a protezione della città di Gorizia, che alcuni mesi dopo fu comunque occupata dai partigiani slavi. E dunque: come accade da dieci anni, l’amministrazione comunale del capoluogo isontino riceve i repubblichini tra le proteste dei contestatori. La cerimonia si svolge nell’atrio di Palazzo Attems, dove sorge un monumento che ricorda la deportazione di alcuni dipendenti comunali nel 1945. Dopo la deposizione di una corona di fiori, reduci e familiari di ex combattenti della XMas hanno intonato l’inno militare della Flottiglia della Rsi: in rappresentanza dell’amministrazione erano presenti – per la terza legislatura a guida centrodestra – il vicesindaco con delega alla Sicurezza, Stefano Ceretta, e i consiglieri comunali Fabio Gentile e Serenella Ferrari, che ha ricordato con commozione i suoi quattro parenti appartenenti proprio alla XMas. Prima dell’ingresso in municipio dei reduci e degli associati della Flottiglia della Rsi sono partiti gli interventi al microfono dei manifestanti antifascisti, coperti dai fischi e dall’inno nazionale cantato della fazione opposta. E non solo. “Porzus!”, “Vigliacchi!”, “Tito boia!”, “Infoibatori!”, hanno gridato quelli della XMas, sentendosi rispondere: “Assassini!”, “Vergogna!”, “Via i fascisti da Gorizia!”. “Non siamo contrari al fatto che commemorino i loro morti – dice Di Gianantonio dell’Anpi -, ma la presenza di CasaPound, i cui militanti sono stati accolti con tutti gli onori dal Comune di Gorizia, è inaccettabile”.
Il consigliere comunale del Forum, Andrea Picco, ha chiesto a gran voce le dimissioni della giunta di Rodolfo Ziberna (sindaco) aggiungendo che “il fascismo è adesso, altro che settant’anni fa”. Dal consigliere comunale Pd Marco Rossi è arrivato un attacco al capogruppo di Forza Italia Fabio Gentile, che ha cantato anche lui l’inno della XMas: “E’ una conferma della svolta estremista che Forza Italia ha avuto nella nostra città – scrive Rossi in una nota – e che la qualifica come partito non certo dei moderati, ma dell’estremismo di destra”. La replica è arrivata dal vicesindaco Stefano Ceretta: “I morti hanno tutti gli stessi diritti e credo sia giusto commemorare, come abbiamo fatto, persone ingiustamente uccise”. Roberto Pulli, coordinatore dell’Associazione XMas, dice: “Malgrado le contestazioni noi ci ritroviamo anche quest’anno a onorare i caduti e lo facciamo con orgoglio”. Parla di “nazionalsocialismo di Stato” Luigi Bettoli, coordinamento antifascista friulano: “Mentre il presidente della Repubblica nomina senatrice a Vita Liliana Segre, bambina sopravvissuta ad Auschwitz, a Gorizia si commemorano i suoi cacciatori e gli sterminatori della sua famiglia. La XMas rastrellava gli ebrei per mandarli nei forni creamatori, in Germania, ma anche in Italia, nella Risiera di San Sabba a Trieste. Inoltre – aggiunge – è discutibile il servizio del telegiornale Rai che ha raccontato la celebrazione di CasaPound con toni, apparentemente, quasi solenni”.
Vergogna a Gorizia: i fascisti onorano i repubblichini che rastrellavano gli ebrei
Gli antifascisti: "Una cerimonia per chi ha rastrellato gli ebrei in tempo di guerra". Il Comune: "I morti hanno tutti gli stessi diritti".
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globalist Modifica articolo
24 Gennaio 2018 - 13.33
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