Si uccide l'ex rettore dell'università di Parma, era indagato per abuso d'ufficio
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Si uccide l'ex rettore dell'università di Parma, era indagato per abuso d'ufficio

Loris Borghi si era sempre dichiarato innocente dalle accuse formulate nell'ambito di una inchiesta sul business della terapia del dolore. Il cordoglio del sindaco Pizzarotti

Si uccide l'ex rettore dell'università di Parma, era indagato per abuso d'ufficio
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15 Marzo 2018 - 08.01


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Si è suicidato l’ex rettore dell’Università di Parma, Loris Borghi, 69 anni. Il suo nome faceva parte del lungo elenco delle persone iscritte nel registro degli indagati, per abuso d’ufficio, dalla Procura di Parma nell’ambito dell’indagine (denominata ‘Pasimafi’) sul business della terapia del dolore, Il cadavere di Borghi è stato trovato sotto un ponte, nella frazione di Baganzola, a  Parma.
Borghi aveva lasciato la carica di rettore nel maggio dello scorso ano, quando erano stati resi i primi risultati dell’inchiesta.

Accuse dalle quali Borghi si era difeso non pubblicamente, ma con una lettera inviata ai dipendenti dell’ateneto di Parma: ”Le gravi vicende che hanno investito l’ambito della sanità e talune versioni fornite a mezzo stampa, fatto salvo gli accertamenti in corso da parte della magistratura e la realtà dei fatti che ne scaturirà, mi inducono in quanto vostro Rettore, a rivolgermi a voi per riaffermare la credibilità e il prestigio della nostra Università, che non può essere scalfito da situazioni che riguardano singoli soggetti”.
L’inchiesta ‘Pasimafi’ aveva sconvolto il centro parmigiano della terapia del dolore, diretto dal luminare del settore Guido Fanelli, con l’arresto di 19 persone e l’incriminazione di 80.
La notizia ha colto di sorpresa il mondo universitario e la città.

«Ho avuto modo di conoscere e apprezzare Loris Borghi durante il suo mandato come rettore dell’Università di Parma – scrive il sindaco di Parma Federico Pizzarotti – Insieme, e per la prima volta dopo diversi anni in cui il Comune e l’Università hanno evitato di collaborare, abbiamo stretto un forte legame istituzionale, portando l’Università e il Comune a un dialogo costante e continuo, contribuendo a far crescere entrambi attraverso progetti che tuttora stiamo portando avanti con il nuovo rettore Andrei. Sin da subito Borghi mi ha fatto una bellissima impressione: persona pacata, intelligente, pragmatica e dedita con passione al proprio lavoro. Una persona che era difficile non stimare. La notizia è terribile, drammatica, e ha un sapore davvero amaro. A nome di tutto il Comune di Parma le mie condoglianze alla famiglia».

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