Il tribunale di Bologna ha condannato a 500 euro di multa Gianni Tonelli, segretario aggiunto del sindacato di polizia Sap e neoeletto in parlamento con la Lega Nord, per diffamazione nei confronti della sorella e dei genitori di Stefano Cucchi, il giovane morto nel 2009 nel reparto detentivo dell’ospedale Pertini di Roma.
Al centro della vicenda, che ha portato a un decreto penale di condanna, un post che Tonelli aveva pubblicato su Facebook. In particolare il leghista aveva scritto: “Tutti assolti, come è giusto che sia. Esprimo piena soddisfazione per l’assoluzione in appello di tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi. In questo Paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie”.
“Tonelli – ha commentato Ilaria Cucchi, sorella di Stefano – specialista del fango sulle famiglie di vittime di abusi e ora promosso a parlamentare, ha fatto e fa politica sulla nostra pelle. Ora aspetto di incontrarlo al Tribunale di Roma, dove sarà a processo per imputazione coatta assieme ai sui colleghi Maccari e Capece per aver offeso più volte me e la mia famiglia”.
Anche sul caso Aldrovandi, Gianni Tonelli è intervenuto svariate volte. Sostanzialmente accusò, nemmeno troppo velatamente, il ragazzo morto mentre era in custodia degli agenti e difese a spada tratta, applaudendoli al congresso del Sap, Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani, tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte del 18enne di Ferrara durante un controllo di polizia il 25 settembre del 2005. “È un delitto solidarizzare con colleghi che consideriamo innocenti? Ero al congresso e ho applaudito convintamente i miei colleghi condannati ingiustamente”, specificò Tonelli.
Tornando alla condanna. il deputato leghista ha annunciato che farà opposizione al provvedimento. “Per me sarebbe più comodo pagare per estinguere il reato – ha detto Tonelli – ma non mi faccio intimidire. Continuerò a sostenere la stessa posizione perché gli atti processuali sono chiari”.
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