Una storia terribile e pare dai risvolti ancora inquietanti. Nessun risarcimento per Marisa Garofalo, sorella di Lea, la testimone di giustizia originaria di Petilia Policastro (Crotone) uccisa, dopo essere stata rapita, in Lombardia e sciolta nell’acido nel 2009 dal marito Carlo Cosco, condannato all’ergastolo. La richiesta di risarcimento – secondo quanto scrive il Corriere della Sera – è stata rigettata dalla Prefettura di Crotone, secondo la quale la sorella di Lea Garofalo “non risulta essere del tutto estranea ad ambienti delinquenziali”. Il rigetto della richiesta di risarcimento viene contestato dal legale di Marisa Garofalo, Roberto D’Ippolito, che definisce “destituita di fondamento ed offensiva” la tesi della Prefettura di Crotone ed ha presentato reclamo contro la decisione dell’ufficio territoriale di governo.
Nessun risarcimento per la sorella di Lea Garofalo, uccisa e sciolta nell'acido
La richiesta sarebbe stata rigettata dalla Prefettura di Crotone, secondo la quale Marisa Garofalo, sorella della testimone di giustizia! "non risulta essere del tutto estranea ad ambienti delinquenziali"
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6 Maggio 2018 - 12.51
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