Come era prevedibile, la Comunità ebraica ha reagito con sdegno alla notizia che una strada di Roma verrà dedicata al fascista Giorgio Almirante: “Una vergogna assoluta, quella di omaggiare, proprio nell’anniversario degli 80 anni delle leggi razziali uno che, mai pentito scrisse su Difesa della Razza, fu un dirigente fascista e repubblichino. La decisione del Consiglio Comunale di votare una mozione per intitolare una via a Almirante è una vergogna per la storia di questa città. Chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene, non merita una via come riconoscimento”.
“È gravissimo” scrive Enzo Foschi, vice-segretario del Pd del Lazio, “che il Movimento 5 Stelle si sia unito alle destre per permettere che Roma abbia una strada dedicata ad un razzista, come fu Giorgio Almirante”. Secondo Foschi, “Roma sente ancora su di sé il dolore lancinante del 16 ottobre 1943, quando vi fu il rastrellamento del ghetto. Questo è stato il razzismo a Roma. Dedicare una via ad Almirante è l’ultima vergogna della sindaca Raggi”.
“In un’aula capitolina vuota per l’abbandono di Sinistra per Roma e del Pd per denunciare l’indisponibilità della Sindaca a riferire su vicenda stadio, il gruppo M5S ha sostenuto la mozione di FdI per intitolare una via della città di Roma a Giorgio Almirante. È un atto grave, una ferita alla nostra città per la sua storia e il contributo di sangue dato alla liberazione da fascismo e nazismo”. Lo dice Stefano Fassina, deputato di Leu e consigliere comunale a Roma. “È un’offesa ai martiri delle Fosse Ardeatine, ai rastrellati del Quadraro, ai nostri concittadini ebrei deportati e sterminati nei lager nazisti, a tutti gli uomini e le donne di Roma caduti per la libertà e per la nostra Costituzione. Proveremo a far tornare indietro l’aula Giulio Cesare attraverso approfondita e adeguata discussione”, conclude Fassina.
“A forza di dire che non esistono più destra e sinistra si finisce col riabilitare il fascismo. Intitolare una via a un fucilatore di partigiani e a un propagandista delle leggi razziali offende in primo luogo la memoria delle vittime”. Lo afferma Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, commentando la mozione che ha stabilito di dedicare una via o una piazza di Roma a Giorgio Almirante.
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