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Vorremmo sapere i nomi, ora. Di questi quattro delinquenti. Cosa non difficile visto che vengono da paesi piccolissimi dove tutti si conoscono. Questi balordi hanno bevuto fino a ubriacarsi, poi hanno iniziato a rompere bicchieri e suppellettili, urlando insulti a sfondo razziale si sono denudati in un bar e tentato di violentare la proprietaria e sua figlia, due donne rumene di 40 e 20 anni. E’ accaduto a Sturno, ieri sera, in provincia di Avellino. I quattro – denunciati dai carabinieri – sono di Grottaminarda e Flumeri, due frazioni. Clienti abituali del bar. Sono stati identificati e denunciati per tentata violenza sessuale, violenza privata, minacce, danneggiamento aggravato e insolvenza fraudolenta. Reati aggravati dalla finalità di discriminazione e odio razziale.
Dopo aver esposto gli organi genitali, si sono avventati contro mamma e figlia. Urlando: «Fate quello che fanno le rumene». Riferendosi in modo esplicito al sesso orale. Hanno tentato di palpeggiare le parti intime delle due donne. Che terrorizzate si sono rifugiate dietro il bancone, hanno chiesto al branco di smetterla. Di rivestirsi. Di andare via. Tutto inutile. Una delle due è riuscita ad agguantare il cellulare e avvisare i carabinieri.
Solo allora i quattro indagati hanno desistito. Si sono rivestiti e sono scappati. Gli investigatori hanno ascoltato le vittime, visibilmente sconvolte. E poi visionato i filmati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso installate nel bar. Immagini che hanno avvalorato il racconto delle due donne.