Ci sono talmente tante cose sbagliate nel cartellone di ProVita, onlus cattolica che già aveva lordato Roma con il discusso – e poi rimosso – cartellone anti-aborto, che non si sa bene da dove cominciare, ma ci proviamo:
innanzitutto, sembra proprio non entrargli in testa a questi bigotti fondamentalisti che il 90%, la quasi totalità cioè, di tutte le coppie che fanno ricorso all'”utero in affitto” sono composte da un uomo e da una donna. Una famiglia di quelle che loro chiamano ‘naturale’, che ricorre a un metodo che andrebbe regolamentato e che è perfettamente legale in altri paesi, ma non Italia dove è già una pratica non consentita. E questo ci porta al secondo punto.
Perché diffondere la foto di due uomini (complimenti poi per l’espressività ‘malvagia’ dei modelli) con un bambino in lacrime quando l’utero in affitto in Italia è già illegale? Perché concentrarsi, come sempre, solo sul lato ‘maschile’ dell’omosessualità? Perché il discorso è sempre quello: ciò che più di tutto i fondamentalisti cattolici non riescono a sopportare è il solo pensiero di due uomini insieme. La loro omofobia è impregnata del peggior sessismo, che acceca completamente la loro capacità di giudizio. E nella difesa della famiglia naturale riescono a diventare ancora più ridicoli di quanto non siano.
Peccato che a certi buffoni sia concesso fare propaganda omofoba in questo modo squallido, nel cuore della capitale. Riportiamo quindi il tweet de I Sentinelli di Milano e ci uniamo nella denuncia, sperando che questa spazzatura faccia la fine che si merita.
Quanto fa schifo questo cartellone apparso a Roma da 1 a 10? pic.twitter.com/yxkF5eXGrb
— @isentinellidimilano (@isentinelli) 15 ottobre 2018