Nella Capitale un partitucolo politico con gente incattivita dopo aver fatto campagne per far intitolare strade a un fascista che ha avuto una grande responsabilità politica nell’odio del regime contro gli ebrei italiani culminato nelle vergognose Leggi Razziali del 1938.
E questi fascisti mancati, che pure solo pochi anni orsono giuravano alla Berlusconi di voler costruire la destra moderna, mentre si ricordano le vergogne nazi-fasciste, si sono perfino spinti a chiedere di superare il 25 aprile nel vano tentativo di denigraere la Lotta di liberazione, la Resistenza e la nascita dell’Italia democratica che ha il suo caposaldo nella Resistenza antifascista.
Il tutto mentre le autorità dello Stato italiano consentono ai nostalgici di Mussolini di fare ciò che vogliono come e quando fa più comodo, autorizzano cortei, marce, raduni, celebrazioni antidemocratiche. Danno una pacca sulle spalle a quelli che fanno il saluto romano a Marzabotto, lasciano liberamente circolare gentaglia con la maglietta in cui si deride la Shoah, consentono adunate subito dopo averle vietate e non sciolgono organizzazioni chiaramente fasciste.
Si voltano dall’altra parte mentre le leggi dello Stato italiano, la Scelba e la Mancino, vengono calpestate e, talora, diventano promesse elettorali.
In questo paese la polizia ti ferma se vai in giro con un fazzoletto dell’Anpi al collo, come ha denunciato Ottavia Piccolo. Perché si agevolano gli eredi politici degli oppressori e si ostacolano i liberatori, quello che hanno costruito l’Italia democratica. E’ giunta l’ora di dire basta. Ma sul serio.
Consentono le marce fasciste ma la polizia ferma chi ha un fazzoletto dell'Anpi: l'ora di dire basta
Lo squallore di Predappio, i fascisti al Campo X di Milano nonostante il diveto del prefetto.
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1 Novembre 2018 - 16.19
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