Un vecchio ritaglio di giornale ricorda quando a migrare eravamo noi
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Un vecchio ritaglio di giornale ricorda quando a migrare eravamo noi

"A partire dal 1971, per l'emigrante c'è la possibilità di recarsi in Nord America con la propria famiglia, a una tariffa ridotta in classe turistica". Parliamo non del 1917, ma del 1971.

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Onofrio Dispenza Modifica articolo

13 Novembre 2018 - 13.04


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Se si potesse, si dovrebbe raccogliere in una galleria l’insieme di cose scritte sui giornali, registrate in radio, dette in tv e diffuse on line e altre diavolerie della comunicazione. Raccogliere ogni cosa detta sui migranti e sugli immigrati., quando a migrare sono gli altri, come noi abbiano fatto. Penso ad un enorme centro di documentazione da lasciare alle generazioni future per dire a loro di quante mostruosità si è macchiata parte degli uomini del nostro tempo, vuoi nella veste di attori recitanti, vuoi in quella di spettatore muto.
Considerazione iniziale per raccontare la lettura di una inserzione pubblicitaria. Fatta per caso, guardando il retro di un ritaglio di giornale ritrovato, conservato per alcune ricette tradizionali della cucina siciliana. Sul retro delle ricette, la pagina del giornale con l’inserzione che titola: “Una buona notizia per gli emigranti”. Di seguito, il testo che comincia con l’annunciare che “A partire dal 1971, per l’emigrante c’è la possibilità di recarsi in Nord America con la propria famiglia, a una tariffa ridotta in classe turistica”. Parliamo non del 1917, ma del 1971, anni assai vicini a noi, che molti di noi ricordano ed hanno vissuto. Ebbene, in tempi non lontani, l’Italia e gli italiani – quelli che oggi si vogliono “primi” – erano questi: facevano fagotto e partivano in cerca di una vita migliore. Il viaggio, per mare, come quello che tanti fanno oggi, ma in condizioni che – alla luce di quel che accade oggi agli altri – erano da crociera. Le navi che portavano in America salpando dai porti italiani erano la Michelangelo e la Raffaello, 156mila e 250 lire la tariffa minima. Quattrocento lire in più per la Leonardo da Vinci e e la Cristoforo Colombo. E l’inserzione propone un pacchetto famiglia, fa un preventivo. Si legge:” Ecco una famiglia di 5 persone che viaggia in qualsiasi periodo dell’anno sulla Leonardo da Vinci in classe turistica, in cabina al minimo di tariffa: capofamiglia ( tariffa speciale per l’emigrante ) 120mila e 625 lire; moglie ( tariffa scontata del 25 per cento ) 112mila e 970 lire; figlio o altro familiare adulto ( scontata del 25 per cento )112.970lire. Andiamo ai più piccoli: figlio al di sotto dei 12 anni ( 50 per cento della tariffa già scontata di cui sopra ) lire 56.485. Prezzo stracciato per i figli sotto i dodici mesi, solo 12.500 lire. Totale per una famiglia così composta in partenza per l’America: 445.550 lire, più tassa. L’annuncio non si ferma qui, la Società Italia che promuove il pacchetto famiglia per gli emigranti offre altri vantaggi. Intanto, la possibilità di “portare con voi tutto il bagaglio che volete”. E poi, perchè no, una settimana di sereno riposo a bordo. Santa verità, considerando quel che lasciavano gli emigranti alle spalle e considerando quel che li aspettava: altre fatiche e disagi e umiliazioni. E l’annuncio lo dice pure, perchè agli emigranti promette: vi assicuriamo “una graduale preparazione al nuovo ambiente che vi aspetta laggiù”. Firmato, ITALIA navigazione.
Come si vede, sarebbe veramente auspicabile che si raccogliesse l’inferno delle tante castronerie scritte e dette in questo nostro tempo quando ad emigrare sono gli altri, quello che eravamo noi soltanto l’altro ieri
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