Quattro anni fa aveva seminato il panico nella zona universitaria di Bologna, dove ha aggredito sessualmente due studentesse. Dalle descrizioni delle vittime si era creato un identikit che poi ha condotto alla cattura di Cesarin Tivadar in Danimarca.
Di origini romene, 30 anni, il ‘palpeggiatore di Bologna’ è stato difeso dall’avvocato Ercole Cavarretta, mentre all’accusa c’era il pm Michele Martorelli che aveva chiesto 4 anni e sei mesi. Ora Tivadar è stato condattato con rito abbreviato a 4 anni e 4 mesi.
Biondo con gli occhi chiari, istruito, con laurea e studi in Europa, Tivadar aveva detto di essere ubriaco e di non riuscire a frenare l’impulso a seguire e mettere le mani addosso a ragazze che incontra per caso. Ora è in carcere.