Manca solo (ma ci arriverà presto) che spieghi a Papa Francesco che il buon cristiano è razzista, egoista, non ama il prossimo suo come se stesso ma se ne frega e il cerchio è chiuso.
Così nel pieno delirio di onnipotenza dopo i giornalini è arrivata la categoria dei vescovoni, non si capisce scelti in base a quale criterio.
Così il ministro xenofobo si è messo a dare la linea alla Chiesa rivolgendosi come al solito ai suoi fan sui social, gli stessi che a forza di minacce hanno costretto a dare una scorta al giudice di Lucca e che hanno insultato due ragazzine minorenni esposte al pubblico ludibrio
“Io credo che ci sia qualcuno lassù, che ci guarda. Son convinto che dopo la vita ci sia un’altra vita, altrimenti tutto avrebbe meno senso. Ma attenzione, questo non corrisponde alle gerarchie ecclesiastiche. Anzi mando un enorme augurio, un enorme abbraccio, a tutte le donne e gli uomini di chiesa che mi scrivono, mi mandano messaggi, mi mandano Whatsapp, mi fanno post su Facebook dicendo ‘Matteo tieni duro’. Perché le parole di qualche vescovone, o di ‘Famiglia cristiana’ o del quotidiano dei vescovi, non rappresentano l’animo dei cristiani e dei cattolici”.
Ora è più chiaro il motivo per il quale alle sue manifestazioni la frase che rappresenza l’essenza del cristianesimo, ossia ‘ama il prossimo tuo’ è vietata.
Salvini si auto-nomina Papa: i 'vescovoni' non rappresentano l'animo dei cristiani
Il ministro xenofobo attacca Famiglia Cristiana, Avvenire e la Chiesa che critica il razzismo e l'odio. Per questo dire Ama il prossimo tuo è considerata una provocazione
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23 Dicembre 2018 - 13.22
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