Secondo i pm di Milano che hanno chiesto la convalida dell’arresto per 3 tifosi interisti arrestati per gli scontri pre Inter-Napoli tra ultras nerazzurri e partenopei gli è stato un “combattimento”. Lo si legge nella richiesta di convalida dell’arresto per rissa e altri reati visionata.
In particolare – e’ scritto nella richiesta – verso le 19.20 il gruppo di tifosi interisti a piedi invadeva la carreggiata di via Novara (nei pressi dello stadio) circondava improvvisamente le auto e i furgoni con a brodo gli ultras del Napoli diretti allo stadio, con un fitto lancio di torce fumogeni e petardi e colpivano con bastoni e mazze le vetture”. “I tifosi del Napoli – ricostruiscono gli inquirenti – arrestavano i mezzi scendevano dagli stessi e armati di aste e cinture e aggredivano a loro volta i tifosi dell’Inter, intrattenevano con loro un combattimento”.
Ma quello che è interessante è il dato secondo il quale gli assalitori ricevevano ordini in italiano e in francese, da parte di un ultras fascista del Nizza.
Una tifoseria, quella nizzarda, legata all’estrema destra non solo durante le partite, ma che vede alcuni suoi supporter implicati nella ‘caccia’ allo straniero che gruppi di estrema destra, tra cui Generation Identitaire, hanno condotto al confine franco-italiano organizzando posti di blocco e pattugliamenti del confine.
Gli ultras fascisti del Nizza: da San Siro alla caccia ai migranti al confine italo-francese
Si indaga sugli scontri prima di Inter-Napoli: la magistratura parta di vero e proprio combattimento
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28 Dicembre 2018 - 17.49
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