È durissimo e determinato Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, che ha partecipato oggi a un presidio davanti al Palazzo del Comune su cui sventola una bandiera della Pace che non piace a Casapound, che da mesi ne chiede la rimozione: “trovo assurdo che una forza extraparlamentare che si dichiara fascista si metta in testa di dettare legge nel nostro Paese. Quando ho giurato come sindaco l’ho fatto sulla Costituzione, che all’articolo 11 dice distintamente ‘l’Italia ripudia la guerra’. Quella bandiera è lì e lì rimane”.
Arriva prontamente la risposta di due esponenti di Casapound, che si scontrano duramente con il sindaco: “chiediamo che vengano rispettate le istituzioni e che si riconosca la sovranità del tricolore su tutte le altre bandiere”.
Il sindaco poi, mentre Casapound intonava l’inno di Mameli sventolando il tricolore, si è unito al coro con la mano sul cuore, non prima però di aver detto, chiaro e tondo, disturbato dal tono alto dell’inno che disturbava una sua intervista, “io i fascisti la caccio a calci in c…” Il sindaco ha anche ribadito come, da istruzioni della Prefettura, abbia già provveduto a distanziare la bandiera da quelle istituzionali. “trovo molto strano che su questa questione il Prefetto abbia risposto repentinamente mentre da mesi sono in attesa di una risposta a una mia lettera in cui chiedo lo sgombero della sede di Casapound a Roma, una sede abusiva”.
Il sindaco di Cerveteri contro Casapound: "io i fascisti li caccio a calci in c..."
Continua lo scontro tra il sindaco di Cerveteri e Casapound sulla bandiera della Pace: "trovo assurdo che i fascisti vogliano dettare legge, quella bandiera rimane dov'è"
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12 Gennaio 2019 - 16.02
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