L'antisemitismo galoppa nel web: i messaggi offensivi sono aumentati del 27,4%
Top

L'antisemitismo galoppa nel web: i messaggi offensivi sono aumentati del 27,4%

La rilvevazione è dell'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) della Presidenza del Consiglio in occasione del Giorno della Memoria

Antisemitismo
Antisemitismo
Preroll

globalist Modifica articolo

25 Gennaio 2019 - 15.51


ATF

Razzismo e, in partixcolare, anti-semitismo, sono fenomeno purtroppo sempre presenti e che non vengono combattuti con la dovuta efficacia: c’è stato un boom di messaggi offensivi antisemiti sul web.

Secondo i dati aggiornati forniti all’AdnKronos dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) della Presidenza del Consiglio in occasione del Giorno della Memoria, nel 2018 l’Osservatorio Media & Web ha rilevato 10.229 messaggi con contenuti offensivi di natura antisemita rispetto ai 7.485 registrati nel 2017, con un aumento del 27,4% in un anno.
Da tempo l’Unar, attualmente presieduto da Luigi Manconi, effettua quotidianamente l’attività di monitoraggio ‘Media Monitoring’ allo scopo di individuare contenuti potenzialmente discriminatori diffusi su stampa, web, emittenti radio, tv e quotidiani. Dal 2015 è stato istituito anche l’Osservatorio Media & Web, con l’obiettivo di ricercare, monitorare ed analizzare i contenuti potenzialmente discriminatori provenienti dai social network (Facebook, Twitter, You tube e Google +) o che vengono pubblicati dai social media (blog con relativi commenti, siti di fake news, articoli su giornali on line).
Uno dei compiti dell’Osservatorio è quello di monitorare i flussi che circolano in rete, segnalando agli stessi social network, agli organi competenti (Oscad e Polizia Postale), ai direttori delle stesse testate digitali e all’Ordine dei Giornalisti i casi più pericolosi di aggressività on line, affinché vengano fatti oggetto di indagine giudiziaria o semplicemente rimossi da Internet.

Leggi anche:  Primo Levi: ancora non ci meritiamo il dono che ci ha lasciato

“La verifica continua dei messaggi -sottolineano dall’Unar- è anche un modo per tutelare le vittime, denunciando alle autorità e ai responsabili dei social media i discorsi di odio maggiormente lesivi della dignità umana”. Per quanto riguarda il monitoraggio sull’antisemitismo, l’Osservatorio ha così rilevato nel 2018, 10.229 contenuti offensivi, rispetto ai 7.485 del 2017.

Native

Articoli correlati