Salvini dice sì alla celebrazione del fascismo di Forza Nuova: Prato insorge

Nonostante le polemiche e gli appelli il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha dato il via libera al corteo nel centenario dei Fasci di Combattimento

Militanti di Forza Nuova
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20 Marzo 2019 - 16.44


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Una vergogna le cui responsabilità vanno cercate nel ministro dell’Interno che cita Mussolini e va a cena con i fascisti e nei camerieri grillini che invece di fare argine all’estrema destra (come andavano dicendo per raccogliere voti a sinistra) sono diventati una costola reazionaria.
Nel giorno del centenario della nascita dei Fasci di combattimento, per “salvare l’Italia dall’immigrazione”, sabato a Prato Forza Nuova scenderà in piazza. Dopo giorni di pressioni e di polemiche politiche, il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha dato il via libera al corteo, perché “non sono stati ravvisati motivi per non concedere l’autorizzazione”.
Il semaforo verde, contro cui si era mosso praticamente tutto il centrosinistra toscano, l’Anpi nazionale e i sindacati, ha naturalmente sollevato un vespaio di polemiche.
Tra i primi a scagliarsi contro la decisione presa (e il Viminale) è stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi: “Il ministro degli interni Salvini ha dato la sua risposta. Ha deciso di dare diritto di tribuna pubblica a una formazione di estrema destra in una città che non la vuole. Trovo sconcertante e inaccettabile che si possa autorizzare nei fatti la celebrazione dei cento anni del fascismo”.
Prato, prosegue, “città medaglia d’argento della Resistenza, non può essere teatro di una manifestazione dove troveranno spazio richiami al fascismo e al razzismo”. D’altronde, conclude, non ci aspettavamo una risposta diversa. Per noi la decisione di Salvini e’ solo una conferma delle tendenze prevalenti nella politica dei nazionalpopulisti al governo”.

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Le scuse del prefetto: non celebrano il fascismo ma è contro l’immigrazione

Al Viminale circola un vento favorevole al fascismo e tutti si adeguano. “Abbiamo applicato la legge, e abbiamo garantito i diritti sanciti dalla Costituzione di manifestare e di esprimere la propria opinione. Il motivo per cui ci risulta sia stato indetto il corteo, agli atti, non è la celebrazione del centenario del fascio ma la lotta all’immigrazione clandestina”. Lo ha detto il prefetto di Prato Rosalba Scialla a margine della riunione del comitato per

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l’ordine pubblico e la sicurezza. Nel corso della riunione il prefetto e il questore di Prato hanno ritenuto di non vietare il corteo organizzato per il 23 marzo da Forza nuova, giorno del centenario della nascita dei Fasci di combattimento, nonostante il sindaco Matteo Biffoni abbia espresso preoccupazione e contrarietà alla manifestazione.

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