Attentato di Pizzolungo, il ricordo del procuratore Sferlazza: "una strage dimenticata"
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Attentato di Pizzolungo, il ricordo del procuratore Sferlazza: "una strage dimenticata"

34 anni fa la mafia cercò di colpire il procuratore di Trapani Carlo Palermo e uccise la moglie e figli gemelli. Ottavio Sferlazza ne ha scritto un breve ricordo

La strage di Pizzolungo
La strage di Pizzolungo
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2 Aprile 2019 - 15.32


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Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi Ottavio Sferlazza ha ricordato la “strage dimenticata” di Pizzolungo, di cui oggi ricorre il 34esimo anniversario e nella quale morirono i piccoli Giuseppe e Salvatore Asta, di sei anni, insieme alla madre Barbara Rizzo. L’attentato era stato pianificato per colpire Carlo Palermo, il sostituto procuratore della Repubblica di Trapani. 
“Oggi ricorre il 34° anniversario di una strage dimenticata , quella di Pizzolungo , nella quale, nel corso di un attentato al sostituto procuratore della repubblica di Trapani, Carlo Palermo, rimasero dilaniati dalla esplosione i gemellini Giuseppe e Salvatore Asta di 6 anni e la loro madre, Barbara Rizzo, che li stava accompagnando a scuola.

A loro va il mio commosso ricordo; ma voglio rivolgere anche un pensiero ai sopravvissuti  Carlo Palermo, l’autista Rosario Maggio, e gli agenti di scorta, Raffaele Di Mercurio,  Antonio Ruggirello e Salvatore La Porta rimasti gravemente feriti.

All’epoca svolgevo le funzioni di giudice istruttore penale a Trapani, mia prima sede, e la macchia di sangue lasciata dal corpicino straziato di uno dei bambini sulla parete di una palazzina a centinaia di metri dal luogo dell’esplosione rimarrà per me un indelebile e terribile ricordo per alimentare e custodire il dovere della memoria”. 

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