La sindaca di destra che ha 'abolito' il 25 aprile: non sono pentita. E Forza Nuova applaude

Laura Ferrari, sindaca di Lentate sul Seveso, è stata eletta con Forza Italia e moglie del capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo

Laura Ferrari sindaco di Lentate sul Seveso
Laura Ferrari sindaco di Lentate sul Seveso
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23 Aprile 2019 - 20.36


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La sua posizione è indicativa dell’abiezione costituzionale che guida i politici della destra italiana, che quando si parla di fascismo strizza l’occhio ai ‘camerati’ e quando si tratta di partigiani o Resistenza o Costituzione sollevano problemi.
Non è pentita, anche se la sua decisione le ha portato, dice, insulti e minacce sui social network, le porte degli uffici comunali imbrattati e la solidarietà di Forza Nuova con tanto di striscione sulla sede del Comune. Laura Ferrari è la sindaca di Lentate sul Seveso, in Brianza, che ha deciso di cancellare corteo e discorsi per il 25 Aprile, limitando le celebrazioni della festa della Liberazione alla deposizione di una corona al monumento ai Caduti, “per evitare strumentalizzazioni, perchè il 25 Aprile non è una festa della sinistra”, dice Ferrari, eletta con Forza Italia e moglie del capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo. “Non torno indietro, sono convinta della mia scelta”, assicura la sindaca, parlando con Adnkronos. Una linea che sembra fare scuola: a Seveso, altro comune della zona, il sindaco leghista Luca Allievi ha deciso di escludere l’Anpi dai discorsi ufficiali per il 25 Aprile.
In tanti l’hanno contestata. I Sentinelli di Milano hanno appeso uno striscioneall’ingresso di Lentate (“Non Al-Lentate la guardia”), il sindaco di Desio, senza nominarla direttamente, ha invitato i suoi concittadini a partecipare alle celebrazioni, “perchè il 25 Aprile non è una festa a tema, chi lo dice nega o ignora la storia”. E l’Anpi ha deciso comunque di sfilare per le vie di Lentate, anche senza autorizzazione: “Non so quanti verranno, mi hanno assicurato che sarà fatto tutto in modo tranquillo e senza scontri”, dice la sindaca. Sabato scorso all’esterno della sede del Comune è comparso un lenzuolo, rivendicato da Forza Nuova, con scritto: ‘Se il partigiano contraddirai, minacce riceverai’. L’intento dei militanti neofascisti era quello di difendere la sindaca, ma l’effetto sortito è stato quello di farla arrabbiare. “Non hanno capito nulla”.
Lo stop alle celebrazioni nasce – questa è stata la spiegazione di Ferrari – dal discorso tenuto lo scorso anno dalla senatrice di Leu Lucrezia Ricchiuti: “Comizi politici, inopportuni e scorretti”, sostiene, così ha deciso di ‘saltare’ quest’anno: “La mia idea era prenderci un anno di riflessione per capire che è un momento di tutti e iniziare già dal 2019 a organizzare un evento condiviso, anche con le scuole, per raccontare il 25 Aprile nella sua interezza”.

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