Aveva assunto cocaina Nicholas Musi, il 23enne arrestato con la compagnia Gaia Russo per l’omicidio del figlio della donna, Leonardo, che avrebbe compiuto due anni a settembre. E’ quanto emerge dalle indagini della procura di Novara. “Non possiamo però dire – precisa il pm Ciro Caramore, titolare dell’inchiesta – se fosse sotto l’effetto degli stupefacenti quando il bambino è stato ucciso”.
Di certo Musi era ben noto alle forze dell’ordine per vicende di lesioni, maltrattamenti, violenza sessuale. Tant’è che a Biella, dove risiedeva fino a gennaio, c’era una richiesta di sorveglianza speciale nei suoi confronti.
Omicidio volontario: è il reato ipotizzato dalla Procura di Novara che ha aperto un fascicolo sul bimbo di neppure due anni, Leonardo, morto ieri mattina all’arrivo in ospedale. Indagati la madre del piccolo e il suo compagno. “Siamo alle fasi preliminari dell’indagine, è presto per avanzare accuse precise” è l’invito alla prudenza del procuratore capo, Marilinda Mineccia. Per l’autopsia, però, sembrano esserci pochi dubbi: il corpicino presenta diverse lesioni, alcune molto gravi, non compatibili con una caduta dal letto.
Secondo l’autopsia, a provocare la morte del bambino è stato un violento colpo all’addome. La conseguente emorragia al fegato, ha portato al decesso in meno di mezzora. Sul corpicino, il medico legale ha riscontrato ecchimosi e lesioni un po’ ovunque: sul capo, sul torace, sulla schiena, persino sui genitali. Le lesioni risalirebbero alla mattina stessa del decesso. “E’ un omicidio avvenuto in un quadro di maltrattamenti pregressi”, aggiunge nel corso di una conferenza stampa con il questore di Novara, Rosanna Lavezzaro.
Bambino di due anni ucciso a botte: il compagno della madre aveva assunto cocaina
Il 23enne arrestato con la compagnia Gaia Russo per l'omicidio del figlio della donna, Leonardo, che avrebbe compiuto due anni a settembre.
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25 Maggio 2019 - 10.45
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