Bambina rischia la vita per il tetano, Burioni: "Colpa dei no-vax"
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Bambina rischia la vita per il tetano, Burioni: "Colpa dei no-vax"

Secondo quanto si è appreso la bambina non risulterebbe vaccinata e quindi non era stata sottoposta alla profilassi antitetanica.

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19 Giugno 2019 - 08.57


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Una bambina di 10 anni residente in provincia di Verona è ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale di Borgo Trento a Verona, dopo essere stata colpita da infezione da tetano. Secondo quanto si è appreso la bambina non risulterebbe vaccinata e quindi non era stata sottoposta alla profilassi antitetanica. Il dottor Roberto Burioni, immunologo e virologo, su Facebook ha commentato: “Sul tetano girano tantissime bugie. I somari antivaccinisti sostengono che non è un pericolo reale per chi non vive a contatto con gli animali, che basta pulire le ferite con acqua ossigenata per evitarlo, che si può prevenire con la vitamina C e che spesso si è immuni naturalmente. Tutte scemenze.”

Grave la bimba di 10 anni colpita dal tetano, Burioni:

Burioni ha proseguito: “Il pericolo è ovunque, anche una piccolissima ferita può provocarlo, l’acqua ossigenata e la vitamina C sono inefficaci e soprattutto non esiste una immunità naturale. Anche chi ha preso il tetano ed è guarito non è immune. L’unico modo per essere protetti è vaccinarsi. Purtroppo molti genitori non vaccinano i loro figli. Che poi, sfortunatamente, si ammalano gravemente, come in questo caso”.

Chi risarcirà questa bambina delle terribili sofferenze che le sono state inflitte dai genitori che non l’hanno vaccinata?”, si chiede il medico. E ancora: “Chi risarcirà lo Stato delle spese sanitarie che si dovranno sostenere? E se quel posto in rianimazione servisse per un altro bambino? Chi non vaccina i propri figli è un incivile egoista. Per seguire la sua ignoranza e la sua superstizione danneggia i suoi figli e la società. Questi cavernicoli sabato 29 giugno organizzeranno una manifestazione a Rimini, città a me molto cara. Gireranno per la città con delle magliette arancioni. Quando li incontrate, riminesi, ditegli con educazione e rispetto quello che pensate di loro. Perché a causa delle loro bugie e della loro follia c’è una bambina in rianimazione a Verona”.

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