Due sono le domande: come ha fatto il 19enne Finnegan Elder Lee a portare in aereo il coltello col quale ha ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega?
E poi ce ne è una seconda: che bisogno ha un ragazzo che va in vacanza in Europa e che deve visitare le città (non andare per i boschi) di portarsi dietro un coltellaccio?
Il primo interrogativo ha una risposta “semplice”: negli Stati Uniti si può. Secondo le regole dell’Autorità sulla sicurezza dei trasporti americana, è infatti possibile trasportare in volo un coltello come il Ka-Bar imbarcato in stiva da Elder: si tratta di una lama di 18 centimetri del tipo in dotazione ai Marine.
Le regole di imbarco prevedono che possono essere portati oggetti come coltelli, coltellini svizzeri e spade, ma soltanto nel bagaglio da stiva. L’unica raccomandazione delle autorità è quella di confezionare scrupolosamente le lame per evitare possibili lesioni agli addetti allo smistamento dei bagagli. E’ possibile trasportare anche armi da fuoco in stiva, ma per queste ultime bisogna richiedere un’autorizzazione specifica.
L’arma portata in Italia dal giovane americano è un coltello per combattimenti corpo a corpo, in dotazione al corpo dei Marine statunitensi sin dal 1942, quando prese il posto dei vecchi pugnali da trincea in bronzo o in lega utilizzati durante la Prima Guerra Mondiale. La tipologia di lama è detta “Trench knife” Ka-Bar Camillus, con lama brunita e con impugnatura di anelli di cuoio ingrassato e pomolo in metallo brunito. Un modello scelto dalla Difesa statunitense perché ritenuto maneggevole, multiuso e con una lama robusta.
Ecco come Finnegan ha portato il coltello dei marines dagli Usa in Italia
La risposta è semplice: negli States non è vietato. Resta da capire il perché uno si porti in vacanza un oggetto del genere
Preroll AMP
globalist Modifica articolo
30 Luglio 2019 - 10.01
ATF AMP