Fascisti, violenti, finissimi in mezzo a decine di inchieste. Ma omaggiati dalla politica ‘ufficiale’ che fa a gara a sdoganare il fascismo e, c’è da dire, nel caso di Fratelli d’Italia viene piuttosto naturale, visto che sono soliti frequentare personaggi della famiglia Mussolini.
Credo che il fronte sovranista ci sia già” e “se sapremo essere intelligenti, faremo tesoro della capacità di non frammentare un fronte che è già unito a livello popolare”, ha detto il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa intervenendo a Verona a un dibattito alla festa dei fascisti con il deputato leghista Jari Colla, l’assessore della giunta Zaia, anche lei di Fdi, Elena Donazzan, e Simone Di Stefano di CasaPound.
La Russa ha spiegato di aver visto “un po’ di ingenuità da parte di Salvini” nel modo in cui ha gestito la crisi. “Forse un po’ più di condivisione e di confronto su ciò che c’è da fare può aiutare”, ha spiegato, aprendo anche al confronto con CasaPound.
“Se siamo qui a parlare con un movimento che è stato emarginato dai Soloni di questa Repubblica – ha detto l’esponente di Fdi – un motivo c’è: questo mondo deve parlarsi di più senza fare a gara a chi è più veloce perché l’obiettivo è comune a tutti e si identifica in quello slogan ‘prima gli italiani’, che è stato lanciato non da Fdi o da altri ma da Giorgio Almirante”.