Fumetto razzista, l'ira di padre Zanotelli: "Disinformazione salviniana"
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Fumetto razzista, l'ira di padre Zanotelli: "Disinformazione salviniana"

"Adam" di Francesco Borgonovo, edito da La Verità, mostra secondo l'autore il lato 'rimosso' dell'immigrazione. Zanotelli: "è un cazzotto all'intelligenza"

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14 Settembre 2019 - 16.26


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Edito da La Verità, il quotidiano sovranista di estrema destra, uscirà Adam, una graphic novel di Francesco Borgonovo (che del quotidiano sovranista è caporedattore), che parla – come si può dedurre dalla copertina, che raffigura un uomo nero con un machete grondante sangue – di quello che secondo l’autore è il ‘grande rimosso’ dell’immigrazione: ossia che molti migranti che sono venuti qui in Italia sono brutti, sporchi e cattivi. 
ll fumetto ha scatenato l’ira di Padre Zanotelli, che ha dichiarato: “Siamo davanti ad una operazione di disinformazione salviniana. Mi sembra un cazzotto all’intelligenza”. 
“Io cerco di leggere un po’ di tutto perchè ci si deve sempre mettere in un’ottica dialogante ma caspita – osserva Zanotelli – basta guardarsi attorno per vedere che si parla di un’invasione che non c’è. È evidente che questa operazione fa parte del processo salviniano per terrorizzare la gente. Voglio ricordare che il ministro della Propaganda nazista Goebbels diceva: ‘Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità'”.
Dice Zanotelli: “La verità è che viviamo nella paura di perdere quello che siamo stati, ma giocare su questo diventa strumentale alla narrativa salviniana che poi è quella di Orban, dei sovranisti”. A modo di vedere del missionario comboniano, la pubblicazione del fumetto anti invasione rientra nella “propaganda salviniana, di quanti hanno sostenuto il decreto sicurezza bis che dice che è reato aiutare i migranti in mare. Una operazione di disinformazione che non fa che aumentare il rischio di populismo e razzismo”.
Padre Zanotelli, ricordando che nei giorni scorsi è stato presentato un altro fumetto – di segno opposto a quello in questione – ‘A casa nostra – Cronaca di Riace’ (Feltrinelli Comics), invita ad affrontare la questione migranti nella sua globalità: “La stessa triste storia sta avvenendo ovunque nel mondo. C’è tutta una carovana di poveri che scappa dalla povertà, dalle guerre. Abbiamo a che fare con un sistema economico militarizzato e abbiamo guerre da tutte le parti. L’Onu, che pure è stretta nelle sue stime, riconosce come rifugiati 70 milioni di persone e dice che l’86% vengono accolti dai Paesi poveri”. Da qui il suo appello: “Riflettiamo su questi dati oggettivi, lasciando da parte campagne di disinformazione”. 
Sul fumetto in questione, l’autore aveva rilasciato la seguente dichiarazione: “I profeti dell’invasione, i cantori dell’immigrazione di massa – un sistema di sfruttamento dell’uomo sull’uomo che non ha eguali – ci hanno ripetuto fino allo sfinimento che coloro che sbarcavano sulle nostre coste erano sempre, soltanto vittime. I cattivi, invece, erano quelli che volevano chiudere i porti, che volevano fermare il commercio di esseri umani. Di sicuro, gli stranieri giunti in Italia irregolarmente non sono tutti violenti e pericolosi. Ma una parte di loro lo è o lo è stata. E di questa parte nessuno ha mai voluto parlare fino in fondo. Il cattivo doveva essere l’uomo bianco, ricco e razzista. Il buono doveva essere l’uomo nero. Così nasce Adam: volevo raccontare una storia di immigrazione che fosse allo stesso tempo completamente inventata e completamente vera. Adam non è uno stereotipo. Adam è il grande rimosso. Adam è il personaggio di cui, negli anni passati e in parte ancora oggi, si è parlato poco, pochissimo, praticamente mai”.

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