Ora dice che no si è accorto di nulla. Ma davvero una tavolata con menù che traboccavano fasci, frasi di Mussolini e immagini del duce proprio nel giorno della marca su Roma non lo ha nemmeno insospettito?
“Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti deve dimettersi e con lui i politici che hanno partecipato domenica alla cena al ristorante di Acquasanta Terme per ricordare la marcia su Roma, fra simboli fascisti e quello di Fratelli d’Italia”.
Lo ha detto, in riferimento al menu stampato in occasione della cena che faceva riferimento alla data del 28 ottobre 1922 e citava Mussolini, il consigliere comunale del Pd di Ascoli Francesco Ameli annunciando in una conferenza stampa, insieme ad Anpi e altre associazioni civiche e partiti di sinistra, una mobilitazione cittadina nei prossimi giorni.
Fdi, per voce del deputato Francesco Acquaroli, ieri aveva preso le distanze dal menù collegato all’iniziativa, rilevando che il partito non ne era informato. Mentre Fioravanti ha affermato di essere passato a salutare un gruppo di amici che stava festeggiando la vittoria alle Regionali in Umbria.
“Con lui – ha detto ancora Ameli riferendosi al sindaco – devono dimettersi l’onorevole che era presente, i due assessori, uno di Ascoli per altro vice sindaco, e uno di San Benedetto del Tronto, il vice sindaco di Acquasanta. Vogliamo lanciare un segnale di mobilitazione comune – ha aggiunto – per un fatto grave, come fare una iniziativa di quel tipo ad Acquasanta, che ospita un cimitero di vittime di guerra”.
Duro anche l’intervento del presidente provinciale Anpi Pietro Perini che non ha esitato a parlare di “carogne”: ha detto di essersi rivolto alla Prefettura affinché svolga verifiche, ribadendo di essersi rivolto a un legale, l’avvocato Mauro Gionni, per una denuncia in Procura per l’ipotesi di apologia del fascismo.
“Cercano tutti di dirci che quei politici erano li’ per caso, che era goliardia: ma non si rendono conto che non sono credibili?” ha aggiunto Pietro Frenquellucci, consigliere comunale e candidato sindaco del Pd alle recenti amministrative ad Ascoli
“Devono dimettersi tutti e formalizzeremo questa richiesta nelle forme opportune già oggi”, ha concluso Ameli.
“I fatti di Acquasanta sono gravi – ha proseguito il coordinatore comunale del Pd Angelo Procaccini – ma si aggiungono ad altri, più subdoli, come quello di mettere mano al regolamento per l’accesso alle case popolari, con azione discriminatoria come accadde nel ventennio fascista. Dobbiamo vigilare anche su queste situazioni di politiche amministrative”.
“E’ incredibile che il sindaco di Ascoli Fioravanti non si renda conto della gravità dell’accaduto, del fatto che era presente anche lui. Dovrà darci risposte chiare” ha concluso Emidio Nardini di “Ascolto e partecipazione”.
Anche il sindaco di Ascoli (FdI) alla cena celebrativa di Mussolini: l'Anpi denuncia
I partigiani preparano un esposto per apologia di fascismo e il Pd chiede le dimissioni del primo cittadino. Lui si giustifica: "Ero solo passato a salutare alcuni amici..."
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globalist Modifica articolo
30 Ottobre 2019 - 14.42
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