A Reggio Calabria sono state emesse quattro ordinanze d custodia cautelare in carcere nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di omicidio premeditato, tentata estorsione, rapina e tentato omicidio, con l’aggravante del metodo mafioso e di agevolazione della ‘ndrangheta.
In particolare, i quattro sono accusati di aver favorito la cosca Tegano, operante nel quartiere Archi di Reggio Calabria. Eseguite anche diverse perquisizioni domiciliari.
Nome dell’operazione è ‘Giù la Testa’, ed ha al centro l’individuazione del mandante e dell’esecutore dell’omicidio di Bruno Iero, tabaccaio ucciso il 25 maggio 2017 con un colpo di pistola alla testa mentre rientrava a casa con lo scooter sulla strada Nazionale per Catona. L’esercente reggino di 66 anni venne ucciso per strada su mandato di un esponente della ‘ndrangheta reggina in modo plateale con una pistola abbandonata accanto al cadavere, perché non si era voluto piegare al diktat della cosca di chiudere la tabaccheria che da circa un anno aveva aperto a Gallico, facendo concorrenza a quella del mandante dell’omicidio, elemento di spicco della famiglia Tegano.
I componenti del commando che ha ucciso Ielo sono Francesco Polimeni e Cosimo Scaramozzino, insoeme a Mario Dattilo: per giorni hanno seguito Ierlo nella strada da casa a lavoro, per studiarne il percorso.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa della polizia di Reggio Calabria alle 11:30.
'Ndrangheta, 4 arresti per l'omicidio di un tabaccaio che non si piegò alla cosca
Nome dell'operazione è 'Giù la Testa', ed ha al centro l'individuazione del mandante e dell'esecutore dell'omicidio di Bruno Ielo, tabaccaio ucciso il 25 maggio 2017
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14 Gennaio 2020 - 08.13
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