Sciacallaggio in tandem, per far credere che il Pd sia un partito che ruba bambini. Un po’ come la destra anticomunista di un tempo secondo la quale i comunisti mangiavano i bambini.
Ma si sa: in una politica che ha perso dignità e etica da tempo e che funziona solo urlando e disinformando il ‘teorema Bibbiano” è il simbolo della demagogia fascio-leghista.
Quindi, come da copione, a ridosso del voto gli sforzi si sono concentrati su Bibbiano e, ovviamente, sulla inesistente invasione.
Per i responsabili dello scandalo di Bibbiano “chiediamo giustizia rapida e pene esemplari”. Lo ha detto Giorgia Meloni in una diretta Facebook dalla località emiliana. “Siamo stati i primi a venire a Bibbiano e saremo gli ultimi ad andarcene”, ha sottolineato Meloni.
E ha puntato il dito contro l’atteggiamento del Pd: “Un grande partito non può essere a conoscenza di tutto quello che fanno i suoi esponenti, dei loro errori, ma quello che non è perdonabile nel Pd è l’aver espresso solidarietà a un suo sindaco nell’ambito di un procedimento così grave”. Meloni ha sottolineato che malgrado la revoca delle misure cautelari a carico del primo cittadino Andrea Carletti, i capi di imputazione sono rimasti in piedi.
Così come, ha proseguito, “è imperdonabile che il Pd e la maggioranza abbiano trovato 400mila euro da mettere nella finanziare per il centenario del Pci, e abbiano votato contro un emendamento Fdi per istituire un fondo per risarcire le vittime” della vicenda di Bibbiano”.
E anche Capitan Nutella ci mette del suo
“Bibbiano è una vergogna che grida vendetta al mondo. Voglio vivere in un Paese in cui la mamma si chiama mamma e il papà si chiama papà”. Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, in un comizio a Maranello, confermando che giovedì sarà “nella piazza di Bibbiano” per “portare speranza, pulizia dignità”.
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