Il prefetto di Verona Donato Cafagna ha ricevuto una lettera aperta da parte del consiglio direttivo dell’associazione La città che sale, in cui è invitato a non autorizzare la recente delibera avanzata dalla Giunta comunale di Verona per intitolare una strada a Giorgio Almirante, segretario dell’Msi e firmatario del Manifesto per la difesa della razza in epoca fascista.
Secondo l’associazione veronese, la proposta “appare in contrasto con le disposizioni del Regolamento comunale”. La vita, le scelte, i valori e le azioni di Giorgio Almirante, infatti, secondo l’associazione, “non sono state in nessun caso, né durante il fascismo, né durante la Repubblica, ‘testimonianza dello sviluppo materiale e civile’: requisito esplicitamente previsto dalla normativa comunale”.
Sul piano politico, l’associazione dichiara che “l’assegnazione quasi contemporanea della cittadinanza onoraria a Liliana Segre e la proposta di intitolare la via ad Almirante”, esporrebbe la città scaligera “al ridicolo, oltre che all’indignazione, configurando una sorta di grottesca, anacronistica e strumentale compensazione ideologica. Come può la stessa città celebrare, contemporaneamente, la vittima di uno dei più abominevoli regimi politici novecenteschi, quello nazifascista, e intitolare una strada ad uno dei responsabili diretti di quello stesso regime? Che senso ha insistere con questi atteggiamenti ideologici a 75 anni dalla fondazione della Repubblica e a 30 dalla fine della guerra fredda?”.
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