Non solo D’Alema, ma anche il grane giurista vede atteggiamenti che ricordano cose che avvenivano al tempo del nazismo.
“Quel gesto che fa un certo ribrezzo che ha fatto un leader politico andando a suonare un citofono è molto simile a quello che accadde in Germania nella tragica Notte dei Cristalli quando cittadini comuni, e non un leader politico, erano stati autorizzati e incitati ad andare nei luoghi dove vivevano e lavoravano gli ebrei per stanarli e metterli alla gogna”.
Lo ha detto il giurista Gustavo Zagrebelsky, intervenendo all’incontro delle Sardine piemontesi.
La Kristallnacht, «notte dei cristalli», fu un feroce pogrom nel novembre del 1938 che coinvolse tutte le comunità ebraiche tedesche, che provocò 400 vittime il primo giorno salite poi a 1500 nei giorni successivi.
A istigarlo fu il ministro della propaganda Joseph Goebbels e in azione, guidati dai nazisti, entrarono gruppi para-militari, la gioventù hitleriana e molti cittadini comuni esaltati dalla propaganda anti-semita.
“La causa della crisi del nostro tempo – ha proseguito Zagrebelsky – non è Salvini: Salvini è un prodotto. Il problema è che tanti nostri concittadini sono partecipi della visione del mondo che si riconosce in lui. Se non ci fosse Salvini ce ne sarebbe un altro, magari anche peggiore. Sarebbe un errore concentrare tutte le nostre energie nel contestare Salvini, il problema è la base sociale: il nostro lavoro dovrebbe partire e concentrarsi su una bonifica sociale, perché nessuna democrazia può esistere in una società malata”.
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