Una smargiassata che avrà per Capitan Nutella conseguenza legali (l’avvocato Cathy La Torre che difensa la famiglia del ragazzo, è intenzionata a fare una causa civile, ndr) e che a quanto paese non gli è servita molto elettoralmente se non a spingere a votare molti più emiliano-romagnoli che non volevano essere liberati da un estremista di destra amico dei fascisti e non amico dei partigiani, ossia di coloro che hanno contribuito a liberare l’Italia dai nazi-fascisti e dopo venti anni di dittatura e la vergogna delle leggi razziali hanno restituito la libertà agli italiani.
“Ho 17 anni, studio e gioco a calcio. A Imola. Sono stato convocato in nazionale, è stata una grandissima esperienza”.
A parlare è Yassin il ragazzo del citofono a cui ha suonato il leader della Lega Matteo Salvini durante la campagna elettorale per le Regionali dell’Emilia Romagna, in un’intervista a Piazza Pulita su La7.
“Mio padre lo vedo che è giù, c’è rimasto male. Mi dispiace tantissimo anche per lui, mio padre lavora, ha sempre lavorato, fa il corriere. Ha un precedente di vent’anni fa, ma non per spaccio”.
“Ho 17 anni, sono nato qui. Gioco a calcio, sono stato convocato in nazionale italiana. Divento padre tra 5 mesi, e tra tre sono maggiorenne. Oggi ho scoperto che mio figlio sarà un maschio. Non vedo l’ora di averlo tra le braccia.
“Non so perché quella signora abbia portato Salvini da me. Conosco quella signora, non ho mai avuto a che fare con lei. Io voglio diventare calciatore”.
“Un politico è venuto sotto casa mia e mi ha accusato di spacciare. Non sono riuscito a vederlo tutto quel video, mi dà fastidio. Mi fa arrabbiare tutto, tutta quella gente, erano a casa mia dicendo che io sono uno spacciatore. Mi sentivo male, debole, Salvini è forte e se l’è presa con me. Non ho mai avuto precedenti, mio fratello sì, ma mai per droga e non abita con noi da 3 anni.
Salvini come si sente? Perché lo fa? Per pubblicità? Dice che lo rifarebbe. Io vorrei solo sapere se ha un cuore”.
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