“Ero nella carrozza con altre persone e a un certo punto abbiamo sentito un grosso rumore, il treno è deragliato e ci siamo trovati sottosopra, c’è stato un pò di panico, pensavamo che fosse finita, se ti ribalti con un treno a 300 km all’ora non pensi che rimani lì a parlare”: questo il racconto del tragico incidente di questa mattina fatto da uno dei superstiti, il 28enne Alex Nuvoli, visitato al pronto soccorso di Vizzolo Predabissi, nel Milanese.
“Davanti a me viaggiava un ragazzo e a un certo punto, quando è successo tutto, mi ha detto – ricorda il 28enne che era sul Frecciarossa deragliato nel lodigiano – ‘penso sia finita’. Gli ho detto ‘forse hai ragione’ e ci siamo tenuti la mano, poi ci siamo guardati e ci siamo detti ‘siamo salvi’, abbiamo poi iniziato ad aiutarci, chi prendeva lo zaino, io con il computer facevo luce, poi abbiamo provato a rompere le porte e siamo riusciti a rompere un finestrino prendendolo a calci e a sgattaiolare insieme”.
“Quando ci siamo alzati – aggiunge Nuvoli – abbiamo trovato tutto chiuso, grosso fumo, puzza di zolfo, abbiamo trovato un finestrino mezzo rotto, lo abbiamo preso a calci e siamo usciti, poi siamo stati nel piazzale ad aspettare i soccorsi. Non è stata una bella esperienza ma possiamo raccontarla e quindi – conclude – va bene”.