Nell’Angelus domenicale Papa Francesco ha ammonito così i fedeli riuniti in Piazza San Pietro: “Bisogna vivere la legge di Dio come strumento di libertà, che ci aiuta a non essere schiavi delle passioni e del peccato, perché quando si cede alle tentazioni e alle passioni non si è signori e protagonisti della propria vita, ma si diventa incapaci di gestirla con volontà e responsabilità”.
Dunque, incoraggia a “passare da un’osservanza formale della legge a un’osservanza sostanziale, accogliendo la legge nel cuore che è il centro delle intenzioni, delle decisioni, delle parole e dei gesti di ciascuno di noi: dal cuore partono le azioni buone e quelle cattive”.
Il Papa osserva che “quando non si ama il prossimo, si uccide in qualche misura sé stessi e gli altri perché l’odio, la rivalità e la divisione uccidono la carità fraterna che è alla base dei rapporti interpersonali. I desideri vanno guidati, perché non tutto ciò che si desidera si può avere e non è bene cedere a sentimenti egoistici e possessivi”.
Inoltre, esorta il Pontefice, “bisogna abbandonare uno stile di vita fatto di promesse non mantenute, assumendo l’atteggiamento di piena sincerità con tutti. La via dell’amore – conclude Papa Francesco – è la strada da seguire per vivere da cristiani, per raggiungere la gioia vera e diffondere dappertutto la giustizia e la pace”.
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