Un segnale di isteria perché l’emergenza sanitaria non vuol dire emergenza rifornimenti. Basti pensare che anche nelle città cinesi isolate generi alimentari, medicine e altro sono arrivate sempre.
Scaffali della carne e della frutta e verdura vuoti, lunghe file alle casse: a Milano è assalto ai supermercati dopo l’ordinanza della Regione che dispone la chiusura delle scuole e dei luoghi di assembramento.
Al grande super mercato di Porta Nuova qualcuno gira con 2 o 3 carrelli e la mascherina. “Faccio scorte, non si sa mai, a casa siamo in quattro” dice un padre di famiglia. “Io sarei venuta oggi lo stesso ma sicuramente farò una spesa più abbondante” gli fa eco un’altra cliente.
“La domenica c’è sempre gente ma oggi ce n’è molto piu’ del doppio” commenta un addetto alle vendite. Situazione simile anche in altri punti vendita della catena come il grande super in zona piazzale Lodi, dove già nel primo pomeriggio – racconta un cliente – i banconi del fresco iniziavano a svuotarsi”. A Sesto San Giovanni i clienti raccontano di litigi e spintoni alle casse per accaparrarsi i prodotti.
Sui social si susseguono le testimonianze di chi, sgomento, si è ritrovato davanti a scene apocalittiche tra le corsie dei supermercati: “Perché?”- si domanda Carlo, di fronte al reparto pasta completamente svaligiato. “Don’t panic!”, commenta invece uno straniero di fronte alla razzia.
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