Il sindaco leghista di Saronno perde la testa: "In città rischiamo 1200 decessi per il coronavirus"

Alessandro Fagioli, primo cittadino del centro in provincia di Varese di auto-nomina epidemiologo e fa un'ordinanza con cifre e percentuali che non stanno né in cielo né in terra

Il sindaco leghista di Saronno Alessandro Fagioli
Il sindaco leghista di Saronno Alessandro Fagioli
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26 Febbraio 2020 - 09.52


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Poi dici che i leghisti non cavalcano la paura. No. Gli viene naturale. Tanto che è stato messo nero su bianco: “A Saronno si rischiano 1.200 decessi per coronavirus”. E non lo ha detto uno dei tanti spare-fesserie del web. No. Si tratta del testo ufficiale di una “ordinanza contingibile e urgente in materia di sanità e igiene pubblica” del Comune di Saronno, in provincia di Varese guidato dal sindaco leghista Alessandro Fagioli.
 Due pagine sul sito del Comune per spiegare che il coronavirus non ha oggi alcuna letteratura scientifica in quanto di nuova tipologia, e fin qui tutto normale, che “le stime degli esperti pubblicate a mezzo stampa indicano che l’80 per cento dei contagiati potrebbe avere un decorso senza particolare ausilio dei servizi sanitari”, mentre il 20 per cento potrebbe aver bisogno di un ricovero, che – ancora – gli unici dati certi sono relativi ai 229 casi a ora accertati dei quali 7 deceduti (i dati fino a oggi pomeriggio), pari a circa il 3 per cento.
Da tutto questo ne dicesende: “la città di Saronno ha poco meno di 40 mila abitanti e qualora, nel caso peggiore, venissero tutti contagiati, rischieremmo di avere, stando al 3 per cento di decessi, circa 1.200 decessi. Pur nella consapevolezza che si tratta di un dato non estrapolabile scientificamente, ma non avendo al tempo stesso controprove, è da tenere in considerazione nella tutela della salute pubblica e in particolare modo per la fascia debole della popolazione ovvero di chi ha già patologie in corso”.

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