Davanti alle continue idiozie di Matteo Salvini e dei sovranisti suoi pari la regola deve essere mantenere la calma. Non si può cadere nel tranello della provocazione, non si può fare il loro gioco. Ma davanti all’ultima buffonata non ci si può tenere più. “L’Italia è e sarà sempre il Paese più bello dove vivere, lavorare, studiare, amarsi e andare in vacanza. Che bisogno c’è di andare dall’altra parte del mondo?”.
L’Italia è e sarà sempre il Paese più bello dove vivere, lavorare, studiare, amarsi e andare in vacanza.
Che bisogno c’è di andare dall’altra parte del mondo? pic.twitter.com/EpAXVqEUMq— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 29, 2020
Vivere, lavorare, studiare e amarsi. Per Salvini non c’è paese migliore nel mondo per tutto questo e adesso sale una bile che difficilmente si può contenere. Andiamo quindi nel merito.
Vivere: davvero Matteo? Davvero l’Italia è il posto più bello dove vivere? Chiediamolo agli abitanti delle regioni del Sud, strangolate da una mafia che i tuoi decreti non fanno assolutamente nulla per combattere, affossata da una disoccupazione giovanile che costringe a svuotare le proprie città, a spaccare famiglie, a lacerare le nostre radici.
Lavorare? Un’intera generazione di trentenni precari, comprese le ricercatrici che hanno isolato il ceppo del Coronavirus, pagate una miseria mentre tu con i soldi rubati dalla Lega mangi salumi dalle montagne del Trentino. Come osi dire che l’Italia è il paese più bello mondo dove lavorare?
Studiare? Sul serio? Con le scuole del sud che cadono a pezzi, con i nostri ragazzi che sono tra i meno preparati d’Europa, quando un tempo eravamo eccellenze mondiali, con gli insegnanti che patiscono stipendi da fame, con università d’eccellenza che preparano i nostri giovani a partire, perché in Italia non c’è lavoro. Quale voglia di studiare può esserci in un paese così?
E ne ho da dire anche sull’amarsi, caro Matteo. Cominciamo dal fatto che viviamo in un paese dove non esiste una legge sull’omofobia; dove alle coppie omosessuali non è consentito adottare un bambino. Dove non passa occasione per condannare come goliardata ogni aggressione omofoba; dove muoiono 6 donne a settimana uccise dall’uomo che diceva di amarle. Cominciamo da tutto questo, Matteo, e diciamo le cose come stanno: in Italia l’amore non sappiamo più che cosa sia. Ci è rimasto solo l’odio, fomentato da te e da quelli come te, che sono il primo motivo per cui da questo paese mogli decidono di scappare e non tornare mai più.
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