Rivolte nelle carceri: dieci morti, venti detenuti evadono a Foggia

Disordini scoppiati in molte carceri per il paese come Salerno, Palermo, Frosinone. Le rivolte più grosse a Modena, dove sono morti tre detenuti, per cause non ancora chiare

Rivolte in carcere
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9 Marzo 2020 - 08.43


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Foggia
Una ventina di detenuti sono evasi dal carcere di Foggia nel corso di una rivolta avvenuta questa mattina. Nel corso della protesta, circa cinquanta detenuti sono riusciti a scappare dal carcere ma una trentina di loro è stata bloccata nelle immediate vicinanze dalle forze di polizia. I commercianti che si trovano nelle vicinanze della casa circondariale sono stati invitati dalle forze dell’ordine a chiudere i locali.
Da questa mattina caos in 27 carceri dove si stanno svolgendo proteste da parte dei detenuti, alcuni dei quali chiedono l’amnistia a causa dell’emergenza. Gravi disordini si registrano nei carceri di San Vittore a Milano e di Rebibbia a Roma, dove – oltre a bruciare diversi materassi – alcuni reclusi avrebbero assaltato le infermerie, riferisce il Sindacato di polizia penitenziaria.
Tumulti a San Vittore

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Da questa mattina è in corso una rivolta al carcere di San Vittore e alcuni detenuti sono saliti sul tetto della casa circondariale. Sul posto sono arrivate le volanti di Polizia.

Poggioreale
Milioni di euro di danni al carcere di Poggioreale, dove ieri un migliaio di detenuti hanno dato inizio a una rivolta violenta innescata dalla sospensione dei colloqui con i familiari imposta per contrastare la diffusione del contagio da Coronavirus. Lo riferisce il sindacato Osapp spiegando che sono stati numerosi i tentativi di mediazione falliti. “I detenuti dell’ala destra del carcere, completamente devastata – spiega il segretario regionale Luigi Castaldo – hanno usato la violenza e l’inciviltà per tentare di sopraffare lo Stato. Per fortuna i ristretti dell’ala sinistra hanno invece mostrato pacificamente il loro dissenso nei confronti della sospensione dei colloqui”.
Per Castaldo “la politica del Governo è stata disattenta, inefficace e superficiale di fronte alle tante criticità che vive la Polizia Penitenziaria”. “I colleghi – fa sapere – sono accorsi per sedare la rivolta pur stando fuori servizio e quelli che erano in servizio si sono trattenuti con spirito di abnegazione”.
Modena
Nei violentissimi scontri al carcere di Modena sono morti tre detenuti e ora si sta indagando per capire le dinamiche: secondo l’amministrazione penitenziaria, sui corpi non sono stati rinvenuti segni o lesioni, ma in due casi il decesso sarebbe avvenuto per uso di sostanze stupefacenti, mentre il terzo era in stato cianotico, anche se non sono chiare le cause. 
Frosinone
Nel carcere di Frosinone un centinaio di detenuti è salito sulle mura, in seguito alla notizia che i colloqui familiari sarebbero stati sospesi per evitare la diffusione del contagio. 
“Sto andando a Frosinone, dove stanno arrivando anche la direttrice e il provveditore. Non ci sono atti di violenza contro cose e persone, nè c’è in atto un’evasione”, dice il garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasìa. A quanto riporta il garante, i detenuti dell’istituto ciociaro “protestano per questa disciplina sui colloqui, contenuta nel dpcm, che dice che dovrebbero essere sostituiti da colloqui telefonici o video. Nei giorni scorsi sono uscite anticipazioni di un decreto in cui sarebbe disposto lo stop ai colloqui sul territorio nazionale fino al 31 maggio. Questa cosa ha già creato proteste in altre parti d’Italia. I detenuti di Frosinone hanno chiesto un incontro con me – conclude Anastasia – e io sto andando”.
Salerno 
Prima ancora di Modena e Frosinone una prima rivolta era scoppiata nel carcere di Salerno, dove 120 detenuti hanno dato vita a scene di guerriglia finite solo dopo una lunghissima trattativa effettuata dai rappresentanti delle forze dell’ordine e dai sindacati. Anche qui, parecchi i danni: un piano devastato, inferriate divelte. 
Palermo
Scene di disordine anche al carcere di Palermo, anche se senza danni a persone o cose. al carcere Pagliarelli, sono state sbattute stoviglie contro le grate in ferro delle finestre sbarrate, grida, fischi. Al momento la situazione è sotto controllo. Qualche automobilista ha ripreso con il cellulare la scena della protesta.

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