Il 21,6% degli italiani non è d’accordo sull’efficienza delle misure adottate dal governo per contenere la pandemia di coronavirus. A rivelarlo è uno studio dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La loro analisi, basata su un campione di 4.260 persone, intervistato dal 9 al 14 marzo, ha come obiettivo quella di capire le reazioni e gli aspetti comportamentali collegati alla gestione dell’emergenza.
La ricerca evidenzia come le incertezze, i ritardi ed i problemi di comunicazione del governo hanno diffuso una certa sfiducia nella popolazione: più di 1 italiano su due trova contraddittorie le dichiarazioni delle varie autorità pubbliche.
Il 72,8% degli intervistati crede che le decisioni debbano essere prese direttamente dal governo, mentre il 90% del campione è convinta che è utile e necessario fare dei sacrifici.
Il 48,6% è sicura che non tutti rispetteranno le norme anti-contagio, ma che comunque lo farà un numero sufficiente ad uscire dalla crisi. Il 36,9% del campione ha espresso forti perplessità verso il comportamento dei propri concittadini.
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